Metà della ricchezza mondiale, circa duecentosei trilioni di dollari, è concentrata nelle mani di 22,1 milioni di Paperoni. Una somma gigantesca che è cresciuta dell’1,6% nel 2018.
Tutti i Paesi tentano di portare al proprio mulino tanta e tanta farina. Si abbassano le tasse per aziende e ricchi pur di portarli a vivere nei propri confini. La gran parte vive negli Stati Uniti, in Europa primeggia la Svizzera.
Ma vediamo come stanno le cose. Stando ai dati pubblicati dalla Boston Consulting Group (BCG) l’incremento rispetto al 2017 è stato del 2% circa a 22,1 milioni.
Il numero di milionari è ulteriormente cresciuto lo scorso anno: Due terzi dei milionari vivono negli Stati Uniti; seguono la Cina (1,3 milioni di economie domestiche), il Giappone (1,1 milioni) e la Svizzera (0,5 milioni). Stando allo studio al quinto rango seguono Gran Bretagna, Francia, Italia, Canada e Germania (0,4 milioni ciascuno). L’Italia è quarto al mondo per numero di persone con un patrimonio superiore ai 100 milioni. Ed è nono per numero di milionari.
Tuttavia secondo gli autori della ricerca, che hanno interrogato gestori patrimoniali in 97 paesi, la situazione dovrebbe fortemente cambiare nei prossimi anni: in Asia e Africa il numero dei milionari dovrebbe aumentare del 10% entro il 2023, in Sudamerica del 9%. Allora a livello mondiale il numero dei milionari dovrebbe attestarsi a 27,6 milioni. Il tre per mille della popolazione globale possiede circa la metà della ricchezza mondiale.
Allora perché non istituire una bella tassa patrimoniale per ripartire un po’ la ricchezza mondiale? La risposta è pronta: i milionari si trasferirebbero nei paesi dove le tasse sono più basse. E i poveri? Nessuno li corteggia… anzi!