Euroairport Basilea: più traffico, più rumori!

L’Ufficio federale dell’aviazione civile (UFAC) ha pubblicato il rapporto di monitoraggio sull’inquinamento fonico presso l’aeroporto di Basilea-Mulhouse (Euroairport) relativo al 2022, stilato dall’autorità aeronautica francese (DGAC).

Nel 2020 e nel 2021 l’inquinamento fonico è stato significativamente inferiore rispetto al 2022 a causa della pandemia di Covid-19. Dopo la pandemia l’aviazione si è ripresa in tutto il mondo. Nel 2022 Euroairport ha quindi registrato un netto aumento dell’inquinamento fonico nelle prime due ore notturne (ore 22-23 e 23-24). Tale crescita ha comportato un superamento parziale dei valori limite d’immissione sul territorio svizzero.

Il 25 per cento in meno di movimenti rispetto al 2019
L’intenso traffico aereo poco prima e poco dopo le ore 23 è la causa principale dei superamenti. In questa fascia oraria la maggior parte dei decolli avviene in direzione nord-sud. La percentuale di decolli notturni sulla pista 15 in direzione sud è aumentata dal 40 per cento del 2019 al 65 per cento del 2022. Ciononostante, i movimenti di volo notturni sono risultati ancora inferiori del 25 per cento rispetto al livello pre-pandemico del 2019.

Misure di riduzione del rumore
Dal 2019 Euroairport adotta diverse misure per ridurre il rumore. Nel 2023 il numero di decolli dopo le ore 22 è stato notevolmente ridotto rispetto all’anno precedente: fino al 40 per cento a seconda del mese. Ulteriori misure per ridurre il rumore – anche al fine di rispettare i limiti di immissione sul territorio svizzero – sono previste nel piano francese di prevenzione del rumore (PPBE 2024-2028) e saranno implementate nei prossimi anni. Le due autorità di vigilanza nazionali DGAC e UFAC stanno lavorando in stretta collaborazione su questo tema.