In Italia e negli altri paesi europei è caccia agli apparecchi per la respirazione il cui costo ammonta a circa 60’000 franchi svizzeri. Sono decisivi per la sopravvivenza di migliaia di persone contagiate dal coronavirus.
Perché? Il virus causa la produzione di una tale quantità di muco nei polmoni che il paziente ne è lentamente soffocato. Se i pazienti sono intubati e sono aiutati nella respirazione, in molti casi possono essere salvati.
Leader globale del settore è la svizzera Hamilton Bonaduz AG. L’azienda fa parte della società madre americana Hamilton Company ed è la sede principale di cinque filiali in Germania, Gran Bretagna, Francia, Italia e Svezia.
Già prima della pandemia l’azienda era molto cresciuta. L’anno scorso di circa il 20% rispetto all’anno precedente, l’anno prima del 30%. Ora, con la pandemia coronavirus, la produzione dovrà essere aumentata del 50%: vale a dire tra i 1500 – 2000 apparecchi al mese.
In un’intervista a swissinfo.ch l’amministratore delegato della Hamilton Bonaudz, Andreas Wieland, ha assicurato di fare arrivare i respiratori “dove la situazione è più urgente”. Ma, ora, l’urgenza è ovunque, in tutti gli ospedali e in tutti i Paesi del mondo.