Ho scelto il libro di Aliske Webb Dodici fili d’oro perché tempo fa ho visto il film How to make an American quilt e mi è piaciuto molto: c’era un gruppo di donne che realizzava una trapunta raccontando le loro storie.
Anche questo romanzo parla della trapunta quilt che di solito in America le nonne regalano alle nipoti e sulla quale è ricamata la storia della famiglia. Ci vuole 1 anno per portarla a termine ed è un atto d’amore e di gioia che si può fare anche in compagnia.
Una volta al mese la protagonista Angela e le sue figlie Susan e Jennifer vanno a trovare la nonna nella casa di riposo per ascoltare i suoi preziosi aneddoti. Decidono di cucire un quilt. Secondo la nonna 12 fili d’oro si intrecciano per comporre una buona vita. L’ importante è il viaggio, il percorso: ogni quilt contiene ricordi, e corrisponde alla personalità di chi lo realizza, è come un autoritratto.
Le azioni devono essere conformi alle proprie idee perché la bellezza della coperta è soggettiva. Bisogna concentrarsi su una cosa per volta e le scelte devono nascere da intima convinzione. La regola d’oro è fare agli altri quello che vorresti facessero a te e la regola di Platino è dare agli altri quello che desiderano.
Nonostante le “gattastrofi” del gatto Hobbes le ragazze portano a termine il lavoro di mese in mese e i fili d’oro della nonna si intrecciano nel tessuto della loro vita. La vita infatti ci dà le sue lezioni in modo casuale e noi dobbiamo mettere insieme i pezzi come in un quilt.
Il quilt ha un significato: fare una coperta può essere paragonato a un corso che si segue per imparare ad arrivare al successo. Bisogna sempre aggiungere un pizzico di pepe alla vita, uscire dalla zona di sicurezza.
Il quilt in pratica dà significato a semplici pezzi di stoffa e quando la nonna muore rimangono i fili d’oro uniti dall’ago d’oro cioè fai tutto con amore. Un libro scorrevole, dedicato a chi vuole imparare una nuova arte accettando preziosi consigli su come vivere con soddisfazione. È da notare che anche l’autrice confeziona quilt.