È il primo album di cover della carriera di Zucchero, che per l’occasione ha spogliato e rivestito nel suo stile iconiche canzoni del panorama musicale italiano e internazionale. Ad anticipare l’uscita dell’album è stato il singolo Follow you follow me, una rilettura coinvolgente di uno dei primi grandi successi a livello mondiale dei Genesis. Discover unisce le due anime musicali di Zucchero: la miglior tradizione melodica italiana e le più profonde radici afroamericane.
Importanti le collaborazioni con Bono in “Canta la Vita” (versione italiana con il testo a firma di Zucchero della canzone di Bono “Let your love be known”), con Elisa in “Luce (Tramonti a Nord Est)”, canzone del 2001 scritta insieme all’artista, e con Mahmood in “Natural Blues”, versione di Moby del brano “Trouble So hard” di Vera Hall. Intenso ed emozionante è il brano “Ho visto Nina volare”, in cui Zucchero sceglie di duettare virtualmente con Fabrizio De André.
Intervista con Zucchero via Zoom
Zucchero ha concesso a italoblogger.com un’intervista via Zoom dopo appena aver fatto uscire un lavoro a cui pensava da tempo e, durante tutto il periodo peggiore della pandemia, in realtà non si è mai veramente fermato: «Sai, abbiamo dovuto riprogrammare tutte le date del tour mondiale che era già quasi tutto sold out, e ho finalmente realizzato Discover».
In questo lavoro di omaggio alle canzoni che lui ama c’è tutta la cosmogonia di Zucchero: l’attrazione per la melodia tradizionale italica, la passione per la musica afroamericana, il desiderio di cantare assieme agli artisti che stima. Tredici brani che occupano decenni lontanissimi tra loro, dal country del 1963 di High Flyin’ Bird alle canzoni scritte di recente come Amore Adesso (No Time for Love Like Now di Michael Stipe e Aaron Dessner).
Bella la foto della copertina…
Sì, eravamo sulle Alpi svizzere e per arrivare su quel ghiacciaio dove abbiamo scattato quella foto, devi prendere un trenino e poi una ovovia e in un istante ti si apre questo mondo totalmente bianco. Avevo appena comprato una bella coperta e ho chiesto di fare la foto avvolta con quella e così è stato.
Come hai proceduto alla selezione dei brani?
Nella scelta delle cover devi essere serio e responabile. Faccio un esempio : una delle mie canzoni all-time favourite è A Whiter Shade of Pale dei Procol Harum, ma è un capolavoro intoccabile anche se l’hanno rifatta in centinaia. Allo stesso modo non oserei mai fare una cover di Imagine di Lennon! A forza di eliminare gli “intoccabili” mi son ritrovato davanti a una lista che mi interessava rifare, anche se non è stato per niente facile scegliere tra le canzoni italiane, peraltro.
Però tu hai dato nobiltà a un brano già magnifico di Fabio Concato, Fiore di Maggio.
Una grande melodia e un testo soavemente romantico, ecco, hai fatto l’esempio giusto. Cosa facevo? Mi mettevo a cantare Battisti? Io ho interpretato Ho Visto Nina Volare, grazie all’invito e al suggerimento di Dori Ghezzi che me la indicò tanto tempo fa, tra le bellissime opere nella discografia di De André. E infatti la cantai nel concerto tributo del 12 marzo 2000.
Perché in questa versione inserisci una parte del cantato originale di Fabrizio, innescando così un duetto virtuale?
Come sai, la cover del concerto era già contenuta nel disco Faber, Amico Fragile e allora c’era bisogno di una “magia”, di qualcosa di sorprendente, come far riemergere la voce di De André. Volevo renderla più emozionale: alla fine se ascolti bene è una sorta di cameo ed è un tributo molto rispettoso.
Finalmente proponi Luce con Elisa, brano che vide il tuo zampino nei testi e che portò lei alla vittoria di Sanremo di 20 anni fa…
Ma c’è dietro una storia bellissima! Lei all’epoca non voleva cantare in italiano, a differenza di quello che si auspicava la Caselli. Infatti Caterina mi chiamò dicendomi che sarei stato l’unico a poter adattare in italiano il testo di Elisa e forse a convincerla… Sai, la Caselli conosceva la mia facilità a coniare sempre delle nuove parole che metricamente si adattavano a un suono inglese, tipo nel testo di Dune Mosse, dove canto: “Dai d’illusi smammai”, che suona come don’t loose my mind…
Cosa pensi dei Maneskin. Dopo trent’anni c’è un gruppo italiano che spacca all’estero…
I Måneskin sono un gruppo cool, sanno stare sul palco, Damiano sa cantare, sono belli e in America adesso sono veramente impazziti per loro. C’era bisogno di qualcosa di rock diverso dal resto e la risposta la potevano dare solo quattro ragazzi come loro, che sono anche “esotici” agli occhi del pubblico rock tradizionale anglosassone. Ma sai, spesso è anche una questione di tempismo, di saper cogliere l’attimo fuggente. Il successo arriva per una combinazione di cinque o sei cose che devono arrivare all’unisono. Con loro è successo tutto per il verso giusto: X Factor, vittoria di Sanremo, vittoria dell’Eurovision… Se non perderanno la voglia di divertirsi dureranno a lungo.
L’anno prossimo riparte un tour e durerà parecchio tempo.
È un tour di 150 concerti che abbiamo già rimandato due volte. Doveva partire dalla Nuova Zelanda e finire a Verona; ora abbiamo ribaltato le cose: parte da Verona e finisce in Nuova Zelanda agli inizi del 2023. Dovrebbe essere la volta buona, Incrociamo le dita.
Ti aspettiamo anche qui da noi in Svizzera…
Non vedo l’ora di incontrare tutti i miei amici !
La versione standard di Discover, composta da 13 brani, è uscita in formato CD, DOPPIO LP e in DIGITALE. E`stata pubblicata anche una VERSIONE BOX del progetto, in vendita in esclusiva sul sito di Universal Music e solo in formato fisico, contenente 1 CD, con i 13 brani della versione standard + 5 tracce bonus, 1 DOPPIO LP colore bianco e 1 speciale VINILE 10” di colore azzurro contenente le 5 tracce bonus.
Concerto Zucchero a Zurigo
Domenica, 5 giugno 2022, ore 20, Hallenstadion Zurigo | Prevendita: ticketcorner.ch