Oggi è la festa di Pesach per il mondo ebraico, il passaggio attraverso il mar Rosso degli ebrei, dalla schiavitù d’Egitto alla liberazione. E’ celebrata il quattordicesimo giorno del mese nissàn, cioè in corrispondenza della luna piena di marzo-aprile.
Per i cristiani cattolici è la festa della rinascita, della resurrezione di Cristo. I vangeli ci raccontano che tre giorni dopo la morte in croce, il Cristo risorge vittorioso.
La salma di Gesù venne seppellita e fatta sorvegliare da Pilato perché i sacerdoti e i Farisei temevano il trafugamento del corpo per inscenare la resurrezione promessa da Gesù “dopo tre giorni”.
Il giorno dopo il Sabato, Maria di Magdala, Maria di Cleofa e Salome trovarono le guardie svenute e il tomba aperta. Un angelo le avvisò che Gesù era risorto. E poco dopo anche gli apostolo constatarono che nella sepolcro era restato solo il lenzuolo (sindone) funebre.
La data della Pasqua cambia ogni anno. Al Concilio di Nicea nel 325 si stabilì che prevalesse il rito Occidentale, ovvero nella domenica che seguiva la prima luna piena di primavera. Quindi può cadere in un arco di 35 giorni
Oggi la celebrazione cade tra il 22 marzo e il 25 aprile denominandola così Pasqua bassa o alta, secondo il periodo in cui capita.
Il simbolo è l’agnello immolato per la salvezza di tutti. Altro simbolo le uova. La tradizione di decorare uova risale già ai primi cristiani che pitturavano le uova di rosso, per ricordare il sangue di Cristo, e le decoravano con croci o altri simboli.
Perché questo simbolo? Dall’uovo nasce la vita che a sua volta veniva associata con la rinascita del Cristo e quindi con la Pasqua.