All’Istituto Svizzero “Emigrazione e nuove mobilità”

peopleL’Istituto Svizzero di Roma, in collaborazione con NCCR-On the move, l’Università di Neuchâtel, e il CNR IRPPS – Istituto di Ricerche sulla Popolazione e le Politiche Sociali organizza il 17 e 18 giugno, dalle 14 alle 19, “In un paese molto lontano – Emigrazione e Nuova Mobilità”, conferenza sull’Emigrazione e la Nuova Mobilità.

Le persone sono in continuo movimento. Sebbene la società sia stata scossa dal clima di incertezza innescato dall’attuale pandemia, la globalizzazione e la digitalizzazione giocano il ruolo, ora più che mai, di fattori chiave per spingere le persone a cercare nuove opportunità ed evitare lo svantaggio. Le ragioni degli spostamenti tra stati, regioni, o dalla campagna ai centri urbani sono multiple, e spaziano dalla necessità alla scelta individuale. Possono riguardare la ricerca di condizioni economiche migliori, prospettive di carriera vantaggiose, o il mantenimento dei legami famigliari.

Il cyberspazio rende le opportunità di lavoro e di carriera visibili e istantaneamente accessibili a un bacino di applicanti molto più vasto, aprendo i mercati del lavoro a una maggiore competizione internazionale. I soggetti pubblici e privati competono per la manodopera straniera, mentre la mancanza di opportunità di lavoro in certe aree e settori incoraggia lo spostamento verso luoghi dove le possibilità di essere assunti sono ancora intatte.

Sul piano politico, gli anni precedenti hanno assistito ad accesi dibattiti sull’immigrazione e al disaccordo sulla questione della gestione del flusso di migranti e rifugiati. A livello europeo, per esempio, la cosiddetta crisi della migrazione è divenuto un tema fortemente contestato riguardo il numero di nuovi arrivi, la loro distribuzione all’interno dell’Eurozona, e la gestione delle rotte migratorie. C’è però almeno un’altra realtà che a questo proposito viene raramente messa a fuoco una risorgente ondata di emigrazione che è particolarmente pronunciata nei paesi del sud Europa.
La conferenza, della durata di due giorni, pone l’attenzione su questo fenomeno e le sue implicazioni per l’individuo e la società.

Le prospettive multiple – che comprendono sia l’esperienza personale sia la ricerca scientifica – getteranno luce sull’argomento, considerando questa nuova emigrazione nel contesto delle politiche di mobilità europea e del principio della libera circolazione.

Saranno tre i nodi fondamentali che verranno discussi durante la conferenza: Ricordi collettivi – La storicità dell’emigrazione; Attraverso le frontiere – Casi di studio da aree di confine; Residenza 2.0 – Conoscenza, pratica, mobilità

La conferenza si terrà in inglese con traduzione simultanea in italiano.

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