“4 miliardi di pensioni estere in Italia”

old_peopleIn corso a Roma il convegno organizzato da Inps e Fondazione Migrantes sul tema: “Italia delle partenze e di ritorni – i pensionati migranti di ieri e di oggi”. Molti dati interessanti emersi nella prima giornata dei lavori.

“Italia delle partenze e di ritorni – i pensionati migranti di ieri e di oggi”. Questo il tema della prima giornata del convegno in corso a Roma, presso Palazzo Wedekind. Molto interessanti i dati e le considerazioni emerse nell’incontro, organizzato da Inps e Fondazione Migrantes.

Ad introdurre i lavori il Direttore Generale dell’Inps, Vincenzo Caridi: “Partenze e ritorni, ieri e oggi, 4 parole chiave che evocano chiaramente le tematiche di questo convegno: il tempo, il viaggio e il ciclo della vita nelle loro dimensioni di passato, presente e futuro, su cui vorrei condividere con voi alcune brevi riflessioni”.

SONO I GIOVANI A LASCIARE L’ITALIA
A seguire Delfina Licata, sociologa delle migrazioni della Fondazione Migrantes, si è soffermata sulle trasformazioni dell’emigrazione italiana, rilevando come, in un’Italia sempre più spopolata e longeva, la mobilità continui ad essere un elemento strutturale che porta sempre più giovani annualmente a partire (il 42% delle partenze annuali riguarda giovani tra i 18 e i 34 anni). Ma in questo cotesto anche gli anziani hanno un ruolo importante: 1.2 milioni di emigrati italiani hanno più di 65 anni, mentre disaggregando il dato, possiamo contare 285 mila over 85.

Poi è stato il turno di Vito La Monica, Direttore Centrale pensioni dell’Inps, che ha spiegato come l’insieme dei pagamenti delle pensioni all’estero – a gennaio 2022 oltre 317.000 – includano non solo quelli riferiti alle prestazioni in regime di totalizzazione internazionale, ma anche a quelle liquidate sulla base di sola contribuzione italiana.

4 MILIARDI DI PENSIONI DALL’ESTERO
L’intervento di Susanna Thomas, direzione centrale Pensioni dell’Inps, si è concentrato invece sulle motivazioni economiche che portano un pensionato ad emigrare. Questi ultimi hanno avuto un trend in forte crescita e nel 2022 hanno rappresentato il 40% del totale dei pensionati che hanno lasciato il nostro Paese. Gli uomini tendono a scegliere paesi come Romania, Polonia, Lituania e Moldavia (0% di donne), le donne preferiscono paesi come Germania, Usa, Canada, Svizzera, paesi che “hanno accolti i loro ragazzi.

Sui pagamenti transnazionali delle pensioni si è soffermato Daniele Russo, Dirigente Direzione centrale Pensioni dell’Inps. “L’Inps eroga pensioni in 142 Paesi per un importo complessivo di 1,3 miliardi. Nel corso degli anni, diminuiscono le pensioni dirette e aumentano le superstiti”. Inoltre ha aggiunto “gli arrivi dall’estero in Italia, cioè dagli enti previdenziali stranieri che pagano la pensione ai connazionali emigrati tornati nel nostro Paese: si tratta di quasi 4 miliardi di euro, di cui la metà dalla sola Svizzera”.

6,7 MILIONI GLI ITALIANI ALL’ESTERO
Nel suo intervento lo storico delle migrazioni e deputato Pd Toni Ricciardi ha evidenziato come le direttrici della migrazione di ieri possano riuscire a spiegare le pensioni di oggi. Il deputato ha ricordato che “sono 293.741 i pensionati rientrati dalla Svizzera, pari a 2 miliardi di pensioni erogate. In Svizzera ancora oggi vive la terza comunità italiana nel mondo (700mila connazionali).

Ha poi preso la parola il Direttore Generale della Farnesina Vignali segnalando come la comunità italiana all’estero sia in continua crescita, avviandosi verso quota sette milioni. Sono infatti circa 6.700.000 gli iscritti all’Aire. “Sono molti quelli che continuano a partire – ha spiegato Vignali – e non solo pensionati, ma tanti giovani alla ricerca del riconoscimento, del merito e di opportunità che non trovano in Italia”. In proposito il Direttore Generale segnala la partenza di circa 100mila persone all’anno,

Le conclusioni di questo primo panel sono state affidate a Mons. Giancarlo Perego, Presidente della Fondazione Migrantes e della Commissione Cei per le Migrazioni.