Svizzera, quel paradosso del Corriere non esiste!

Coronavirus: articolo del quotidiano milanese Corriere della Sera di ieri dal titolo “Coronavirus, il paradosso della Svizzera”. I paradossi, per la verità, sarebbero due: aver invitato le persone a restare in casa con la penalità per i trasgressori di una multa di 100 franchi; permettere le elezioni amministrative di domani a Ginevra.

italoBlogger ha seguito via via tutte le misure che il Governo svizzero ha adottato da quando è iniziata l’emergenza coronavirus in Europa. Decise e rapide come le regolari conferenze stampa dell’Ufficio federale della sanità pubblica.

Qui dobbiamo precisare alcune cose che magari in Italia non sanno. Quando in Italia per fronteggiare il Coronavirus non erano ancora state prese misure restrittive per tutto il Paese, ma solo per le prime zone rosse della Lombardia, la Svizzera il 26 febbraio aveva deciso di annullare tutti gli eventi legati al Carnevale, partite di hockey a porte chiuse, sospensione delle gite scolastiche fuori dalla Svizzera e annullato l’Autosalone di Ginevra.

Uno dei paradossi per il Corriere della Sera sarebbe rappresentato dalle elezioni amministrative a Ginevra di domani, 5 aprile, nelle quali sono interessati 26 comuni su 45, perché gli altri hanno un esecutivo già completo.

Per il Consiglio di Stato si tratta di garantire i diritti politici. Un rinvio del secondo turno avrebbe ritardato l’entrata in carica – il 1. giugno – anche dei municipali già eletti. Il Corriere, però, non ha precisato che le elezioni si terranno esclusivamente per corrispondenza, cioè senza recarsi ai seggi. Così come si terranno regolarmente quelle per il secondo turno delle elezioni del Consiglio di Stato svittese il 17 maggio. Solo per posta.

L’altro paradosso sarebbe la lieve penalità per i trasgressori che non rispettano l’invito dal Consiglio federale di restare a casa. Appena una multa di 100 franchi. Tutto questo mentre i contagi crescono e fanno della Svizzera il paese con il più alto numero in Europa.

Però ci sono dati che non vanno trascurati: in Lombardia 50 mila contagiati, su una popolazione di dieci milioni, poco più di quella svizzera, quasi nove milioni, che però di contagiati ne ha 20 mila. Altro dato è quello delle vittime: oltre ottomila in Lombardia, 500 in Svizzera.

Il paradosso, come vedete, non esiste. La realtà, ad ora, è ben altra.