“Rise & Shine”, riflessione sulla società odierna

Stefano_BertozziTorna in radio e negli stores, dal 26 novembre, il cantautore bolognese Stefano Bertozzi con un  nuovo singolo in inglese,  “Rise & Shine”, uscita preceduta da un’anteprima assoluta del video, pubblicato sul prestigioso sito di Sky Tg24, il 23 novembre.

Il brano prende spunto da una considerazione: perché tante persone non riescono ad emergere nell’ambito professionale? Molte sono giudicate in maniera superficiale e frettolosa, alcune non sanno presentarsi o hanno lacune tecnico-professionali, altre si rassegnano ad avere una vita in controluce. Questo mancato riconoscimento sfocia in una scarsa considerazione di se stessi che mina la propria dignità.

Ne abbiamo parlato con Stefano, per conoscere meglio il suo percorso artistico…  

Come nasce “Rise & Shine”?
Il brano ha l’ambizione di risvegliare il desiderio di sognare, di fare progetti che si è perso in molte persone, oggi prigioniere del piccolo schermo dei telefonini. Giovani e persone di mezza età appaiono sempre più incapaci di guardare con attenzione e senso critico il mondo che li circonda, hanno perso forza nelle loro azioni e hanno smarrito il gusto di sognare e di fare progetti per il futuro. I telefonini hanno reso la nostra esistenza più limitata e ci inducono alla pigrizia. Molte persone assorbono informazioni ma non le elaborano più a favore di una loro progettualità. Mi auguro che la situazione cambi. Dobbiamo credere nuovamente in noi stessi, combattere per le nostre passioni e sforzarci per capire l’evoluzione delle dinamiche della nostra vita mediante letture di qualità e confronti di idee.

Oggi si tende a fare cose e a riprenderle proprio per “tenersi vivi socialmente”. Questo è diventato un obiettivo per tante persone, una vera ossessione. Il problema, a mio avviso, risiede nel fatto che non si è “vivi socialmente” se non riusciamo a contribuire in qualche maniera alla res publica. Non bastano foto e sorrisi vicino ad un lago o ad una montagna da postare sui social, dobbiamo tutti impegnarci affinché il mondo cambi ed i giovani possano tornare ad avere il gusto di sognare. Rise & Shine non è apparire sui social come il più cool per le gesta immortalate da un selfie. Rise & Shine è saper cosa si vuole e perseguirlo con passione, capacità e tanta determinazione.

Cosa puoi raccontarci del videoclip?
Sinceramente non amo molto la commistione video-musica. Continuo a credere che la musica debba essere ascoltata con attenzione per poter cogliere il messaggio e le eventuali emozioni che ne scaturiscono. Oggi, il brano esiste se è rappresentato da un video che in molti casi, a mio trascurabile avviso, non sempre coglie il messaggio contenuto nel brano. Quindi mi sono dovuto adeguare agli standard attuali. La condizione è stata di avere un buon prodotto capace di rispecchiare il messaggio in maniera figurativa. In questo modo, il messaggio del brano risulterà rafforzato da un supporto visivo che aggiunge e non distoglie coloro che lo vorranno ascoltare.
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Preferisci scrivere in italiano o in inglese?
In inglese è decisamente più facile, mi viene più naturale. poiché ho studiato all’estero e lavoro in questa lingua da oltre 26 anni. Un ulteriore motivo è che ascolto più spesso brani in inglese. La ricchezza della lingua inglese aiuta molto con la metrica e quindi questo agevola anche coloro che non sono songwriters di mestiere.  A dir il vero, scrivo anche in spagnolo.

Forse la vera ragione è che ogni brano nasce nella mia mente che lo concepisce già in inglese, italiano o spagnolo.

Cosa stai progettando, dal punto di vista artistico, per i prossimi mesi?
Ho nel cassetto qualche nuovo progetto, sui tempi, li devo valutare. Una possibile novità potrebbe essere un duetto con un amico cantautore che è anche lui di Bologna. In ogni caso, l’incertezza pervade ogni ambito, incluso quello musicale. Quindi il principale progetto è mantenersi in salute e, possibilmente, riprendere la vita “normale” che, per motivi indipendenti dalla nostra volontà, ci è stata sottratta.