L’autore ha un suo colpo d’occhio su diversi personaggi della cultura e della politica di ieri e d’oggi. Nel secondo capitolo mette a nudo, in ordine cronologico, la pandemia; pandemia vissuta nelle sue limitazioni e divieti contrapponendo, con una visione positiva della vita, la speranza riposta nel vaccino.
I sonetti non convenzionali, fuori dagli schemi, ricordano nella struttura le storie rappresentate dai cantastorie che nelle piazze del Sud Italia, accompagnati nella descrizione dei disegni esposti dall’inseparabile chitarra, si rifacevano a fatti e personaggi popolari.
Un loro posto lo invocano i due diversi mondi: la Svizzera d’oggi, dove la doppia cittadinanza, nonostante le avversità politiche, ha preso piede in tutti i campi della società, raggiungendo anche le più alte cariche dello Stato e la sicilianità, sempre presente nell’autore, che richiama sentimenti e ricordi con l’occhio d’oggi.