Passaporti all’estero: lasciare quota tasse ai consolati!

passaporti_ricciardiProposta di legge del Partito democratico in discussione alla Commissione esteri della Camera dei deputati. Lasciare direttamente a disposizione dei consolati una percentuale delle entrate (diritti e tasse consolari) derivanti dalla loro attività di rilascio dei passaporti.

È avviato in Commissione Esteri della Camera dei Deputati, l’iter parlamentare della Proposta di Legge del Pd, a prima firma Toni Ricciardi, eletto in Europa del Pd, sulla “Destinazione agli uffici diplomatici e consolari di quota dei proventi derivanti dal rilascio dei passaporti all’estero”, presentata il 7 marzo 2023.

Firmatari della Proposta di Legge, oltre a Ricciardi, anche gli altri deputati eletti all’estero del Pd, Nicola Carè, Christian Di Sanzo e Fabio Porta (Pd).

La proposta mira a lasciare direttamente a disposizione dei consolati una percentuale delle entrate (diritti e tasse consolari) derivanti dalla loro attività di rilascio dei passaporti, con lo scopo di disporre di più personale interinale per le mansioni esecutive (informazioni e gestione urgenze, verifica preventiva dei documenti dei richiedenti, presa delle impronte, foto eccetera) e aumentare i rilasci.

La norma ha un effetto moltiplicatore sui rilasci: anche nei Paesi con alto costo del lavoro, la forza lavoro aggiuntiva impiegata ai passaporti viene più che ripagata dagli introiti dei passaporti aggiuntivi che essa consente di erogare.

Essa tende inoltre a favorire l’utilizzo ottimale, su tutto l’orario di lavoro, delle risorse attuali (PC, lettori di impronte, stampanti passaporti).

Lavorando principalmente su appuntamento, la rete diplomatico-consolare può beneficiare degli effetti della norma proposta in misura proporzionale all’ampliamento dello spettro orario degli appuntamenti, rispetto alle attuali 3,5/4 ore medie giornaliere della rete”.