Nel giugno 2022 l’indice totale dei prezzi alla produzione e all’importazione è aumentato dello 0,3% rispetto al mese precedente, portandosi a 109,8 punti (dicembre 2020 = 100).
Si sono riscontrati prezzi più alti in particolare per i prodotti petroliferi. Rispetto a giugno 2021, il livello dei prezzi dell’offerta totale dei prodotti indigeni e importati è aumentato del 6,9%. È quanto emerge dai risultati dell’Ufficio federale di statistica (UST).
Responsabili della progressione dell’indice dei prezzi alla produzione rispetto al mese precedente sono stati soprattutto i prodotti della falegnameria per l’edilizia e per interni nonché i prodotti petroliferi. Prezzi in aumento anche per gas e latticini. I rottami di ferro, invece, sono risultati meno cari.
Rispetto a maggio 2022, l’indice dei prezzi all’importazione ha registrato prezzi più alti, soprattutto per i prodotti petroliferi. Si è inoltre registrato un aumento dei prezzi di autoveicoli, parti per autoveicoli, falegnameria per l’edilizia e per interni, computer, altri mezzi di trasporto e articoli da viaggio, di pelletteria e di selleria. Sono invece calati i prezzi di metalli e semilavorati in metallo, come pure quelli di petrolio greggio e gas naturale.