In Svizzera, le persone in difficoltà trovano sostegno in una rete di assicurazioni sociali. Ma nella società migratoria che caratterizza il nostro Paese la protezione non è uguale per tutti. Chi è privo del passaporto svizzero, per esempio, rischia di incorrere in conseguenze legali se percepisce l’aiuto sociale, cosicché alcuni preferiscono rinunciare a tale aiuto e fanno la fila davanti alle istituzioni di soccorso per avere qualcosa da mangiare, si indebitano o lesinano sulle necessità di base.
Altri, come i sans papiers, i working poor, i senzatetto o i rifugiati che percepiscono un aiuto sociale molto limitato cadono anch’essi attraverso le maglie della rete di sicurezza finendo nella precarietà e nella povertà.
In occasione della Conferenza annuale del 6 aprile 2023, la CFM esaminerà gli aspetti della (in)sicurezza sociale in Svizzera sul piano individuale e sociale e individuerà le sfide attuali e le possibili soluzioni insieme a ricercatori, persone che vivono in condizioni di povertà, addetti ai lavori e rappresentanti della sfera politica.