Voluto fortemente dalla SAIG, in stretta collaborazione con Vincenzo Bartolomeo, Presidente dell’Associazione Cultura e Arte Siciliana (ACAS), questo evento si è avvalso del Patrocinio di Regione Sicilia, Consolato Generale d’Italia a Ginevra, IIC (Istituto Italiano di Cultura) di Zurigo, Com.It.Es. di Ginevra, Città di Ginevra, Città di Carouge, Città d’Onex e Comune di Chêne-Bourg.
L’inaugurazione del Festival si è svolta, come da programma, venerdì 18 marzo alle 15:00, in presenza di molte personalità istituzionali italiane e ginevrine. Il palco della Salle des Fêtes di Carouge si è illuminato alla presenza delle figure femminili dell’evento, Ilaria Di Resta e Laura Facini, le quali, insieme al Coordinatore, hanno aperto il “Festival Sicilia a Ginevra”.
Ad iniziare le allocuzioni il Coordinatore della SAIG, Carmelo Vaccaro, che ha ringraziato la presenza dei presidenti dei due Com.It.Es. della Circoscrizione consolare, Valentina Mercanti di Ginevra e Miche Scala di Losanna, dei dirigenti del Patronato ITAL-UIL, Mariano Franzin e Angelo Di Lucci, del Segretario del PD Svizzera Toni Ricciardi, dei dirigenti della nuova Compagnia aerea italiana ITA, Fabio Campitelli e David Fontanella, del Capo Gruppo degli Alpini di Ginevra, Antonio Strappazzon, Domenico Andaloro, oltre che di tutti gli altri presenti.
I saluti del Coordinatore hanno preceduto quelli della rappresentante dell’IIC Sonja Witzke, di Jean-Luc Boesiger, Consigliere Amministrativo del Comune di Chêne-Bourg, di Sonja Molinari, Consigliera Amministrativo della Città di Carouge, di Sami Kanaan, Consigliere Amministravo della Città di Ginevra, di Amar Madani, Presidente del Consiglio Municipale della Città di Ginevra, di Salvatore Astuti, Sindaco della Città di Palagonia, di Vincenzo Marino, Sindaco del Comune di Mazzarino, di Michele Spoto, Assessore alle Attività Produttive del Comune di Mussomeli, di Tomaso P. Marchegiani, Console Generale d’Italia a Ginevra, e di Thierry Apothéloz, Consigliere di Stato della Repubblica e Cantone di Ginevra.
Il mega-evento in realtà si è messo in moto già dal mattino del venerdì 18 marzo, quando la squadra SAIG, con i comuni siciliani partecipanti quali la Città di Palagonia (CT), con il Sindaco Salvo Astuti che ha proposto la famosa “Arancia rossa”, il Comune di Mussomeli, con l’Assessore alle Attività Produttive Michele Spoto, il Comune e la Pro-Loco di Mazzarino (CL), con il Sindaco Vincenzo Marino e il Presidente Filippo Bonifacio, allestivano gli stand di prodotti del loro territorio. Nel frattempo, i primi odori delle sorprese culinarie dei rinomati cuochi Salvatore e Paolo Alessi della Società AD MAJORA di Mazzarino si elevavano nella ristrutturata Salle des Fêtes di Carouge: i due cuochi, arrivati dall’Isola per condire l’evento dedicato alla Sicilia, hanno deliziato i palati dei presenti con spadellate di fine pietanze, pasta, arancini e cannoli alla ricotta, il tutto rigorosamente offerto dalla AD MAJORA.
Ad arricchire il “Festival Sicilia a Ginevra” è stata la parte delle tradizioni folcloristiche, che hanno decorato l’evento grazie a professionisti dal calibro del Gruppo Folk “I Cumpari”. O il bel momento di musica in chiave moderna del duo dei Bellamorèa: i fratelli Emanuele e Francesco Bunetto hanno proposto al pubblico presente un repertorio della musica popolare del mediterraneo che ha riportato i ricordi della patria a tutti gli italiani presenti. La parte della musica classica è stata affidata ai due maestri Vincenzo Di Silvestro, al violino, e Alessandra Lussi, al piano. Invece, i colori siciliani sono stati affidati alle quattro damigelle d’onore dell’I.C. Gaetano Ponte di Palagonia, preparate e accompagnate dalla Preside, Prof.ssa Grazia Poma, e dalla Prof.ssa Antonella Maria Piazza. I quattro angeli hanno volato tra le tarantelle e le musiche folcloristiche eseguite dai veri maestri del folclore presenti.
Tutti i musicisti, insieme, hanno animato magistralmente la kermesse anche con le loro improvvisazioni, unendo le note dei loro strumenti per divertire e far danzare il folto pubblico.
A completare l’offerta siciliana ai cittadini ginevrini, è stata la presenza della Compagnia dell’Opera dei Pupi “Il Saraceno” della Città di Paternò, guidata dell’infaticabile Prof. Salvatore Fallica, che si è esibita diverse volte durante la manifestazione. La Compagnia dei pupari paternese ha divertito molto ed è stata applauditissima da grandi e piccini.
Ospite d’Onore del “Festival Sicilia a Ginevra” è stato il Maestro Salvatore Pulvirenti, Puparo e costruttore di Pupi siciliani, autore di 10 saraceni e 10 paladini in mostra durante l’evento, i quali fanno parte di una collezione di 30 opere d’arte che, a titolo privato, verranno donate da Carmelo Vaccaro e dallo stesso Maestro Pulvirenti al MEG “Musée d’ethnographie de Genève”, a nome dei siciliani di Ginevra, per ringraziare la Città dell’ospitalità e l’opportunità di integrazione in questo bellissimo Cantone.
Tre giorni colmi di emozioni tra i colori siciliani e qualche extra per la delegazione isolana, come la visita al CERN di Ginevra, per cui la SAIG ringrazia la Dott.ssa Francesca Cavallari, ricercatrice INFN al CERN, la quale ha offerto l’opportunità di arricchire la bella esperienza ginevrina dei nostri ospiti.
La premiazione di tutti gli attori principali di questo Festival è stata un momento di unione delle diverse espressioni che si sono incontrate durante la tre giorni siciliani a Ginevra. A dare una ventina di premi-ricordo dell’evento il Console Generale, Tomaso P. Marchegiani, la Console Aggiunto, Roberta Massari, la Consigliera Amministrativa della Città di Carouge, Sonja Molinari, la Presidente del CAE, Virginia Cremonte, la Presidente dell’EISA, Laura Guidi, e il Preside dei Corsi d’Italiano, Giorgio La Rocca.
Cosa pensano i musicisti di questo evento:
“Quello del Festival Sicilia a Ginevra ha rappresentato per I Cumpari una ulteriore conferma di quanto siano ferme e consolidate le origini e le radici culturali per ogni emigrato all’estero, nonché di quanto sia importante condividerle tutti insieme facendo sì che si mantengano solidi i “ponti” con la terra natia” si esprime emozionato Giuseppe Mazziotta.
“Abbiamo partecipato a tante manifestazioni nella nostra carriera, ma mai come questa volta abbiamo potuto apprezzare la professionalità nel curare i dettagli e nel far vivere allo spettatore i suoni, i sapori e i colori della Sicilia” afferma Vincenzo Di Silvestro.
“Il Festival Sicilia a Ginevra – dicono i fratelli Emanuele e Francesco Bunetto, Bellamorèa – è stata un’esperienza che ci ha permesso di condividere tutti insieme i valori e la bellezza della terra di Sicilia attraverso scambi interculturali, artistici ed enogastronomici. Creare ponti di collegamento per far sentire ogni italiano residente a Ginevra sempre vicino. Per noi è stata una grande emozione rivivere questi momenti di musica dopo la pandemia”.
Ringraziare tutti citandoli non sarebbe possibile, ma mi sembra doveroso ringraziare almeno i presidenti e i comitati delle Associazioni aderenti e i membri del Comitato SAIG, e tutti i nostri volontari che non si sono risparmiati. Personalmente ringrazio le dottoresse Ilaria Di Resta e Laura Facini per la loro professionalità, e il nostro tecnico audio-video Antonino Campisi per l’ottimo lavoro, da solo, di copertura del Festival.
La tanto attesa festa della Sicilia ha dato il meglio di sé, dando vita a un grande evento per portare a Ginevra un po’ di colori e tradizioni siciliane, facendoci riscoprire piacevoli memorie locali.
Un programma ricco di eventi, gastronomia, musica, balli folcloristici e spettacolo con i Pupi, caratteristiche e bellissime marionette siciliane.
Cosa ci portiamo nel cuore dopo questa maratona sicula: l’importanza di mantenere e condividere le tradizioni popolari così belle e ricche di storia e cultura. Per chi ha partecipato a questa festa è come aver fatto un salto in Sicilia, grazie alle tante autorità e artisti venuti appositamente a Ginevra. L’entusiasmo ha contagiato tutti i partecipanti, e ha spinto gli artisti a dare il meglio di sé durante le loro performance.
Un’esperienza da ripetere e da trasmettere coinvolgendo sempre più le nuove generazioni non solo nell’organizzazione, ma anche nella trasmissione dei valori portanti del nostro amato paese di origine, l’Italia.
Il sorriso contagioso dei nostri gentili interpreti al momento del ritorno in Italia testimonia la bontà dell’iniziativa e ci dà la consapevolezza di avere svolto un servizio per la comunità.