Lo scorso 2 dicembre a Lucerna, nella sede della locale Colonia Libera Italiana, si è concluso il 41° Congresso della Federazione delle Colonie Libere Italiane in Svizzera (FCLIS).
Apertosi oltre un anno e mezzo fa, il 1° maggio del 2022, il Congresso, intenzionalmente definito Il Congresso di un anno… e oltre, in questo arco di tempo ha sviluppato un ampio dibattito e numerosi momenti di riflessione finalizzati a mettere apertamente in discussione il ruolo del movimento.
Una decisione derivata dalla volontà di analizzare senza schemi precostituiti una situazione che da tempo veniva rubricata, quasi con rassegnazione, come «crisi dell’associazionismo».
LA CRISI DELL’ASSOCIAZIONISMO
Ne è scaturito un animato confronto teso a definire quanto sia ancora attuale, e come venga oggi interpretato, il senso di appartenenza ad un movimento che, costituitosi 80 anni or sono, sulla base di valori e di obiettivi che sono esplicitati nei primi 3 immutabili articoli del proprio statuto, non intende giustificare la propria esistenza solamente sulla scorta di un glorioso passato.
Un confronto franco, dal quale – a maggior ragione in uno scenario nel quale tornano a spirare venti di guerra, dove la paura declinata ormai in ogni sua possibile accezione avalla, anche in Occidente, politiche e governi guidati dal sonno della ragion e dal gelo del cuore, orientati alla chiusura, alla repressione, alla difesa dei privilegi – è emersa l’unanime convinzione di non chiudere un’esperienza, che può e deve contribuire ad affermare un abito mentale imbastito su tolleranza, inclusione, rispetto e pari opportunità.
REFERENDUM AVS BANCO DI PROVA
Riattivando la pratica dello stare insieme, che presuppone la disponibilità ad incontrare, talvolta assopita o persino sostituita dal comodo e spesso improduttivo indugiare ad una comunicazione mediata dai social, animando un confronto, che contempla anche la capacità di gestire lo scontro purché civile e rispettoso, su temi specifici che diano concretezza all’azione delle singole Colonie Libere. A tal proposito, è stato rilevato come la prossima votazione prevista a marzo, che chiede ai cittadini di esprimersi sulla proposta di introdurre la 13.a mensilità per l’AVS (pensione di anzianità), possa costituire un immediato banco di prova.
La sfida ora è quella di trovare le risorse, prima di tutto umane, che, con rinnovato entusiasmo ed energia impediscano che quanto convenuto e deciso in sede di Congresso non resti solo un pio desiderio, ma si traduca presto in fattiva concretezza.
UNA PRESIDENZA COLLEGIALE
La dirigenza, solo in parte rinnovata, che il Congresso si è dato intende affrontare questa sfida partendo da una valorizzazione delle 4 Unità territoriali, le quali hanno condiviso la proposta di dotare la FCLIS di una presidenza collegiale, composta da 4 persone, ciascuna delle quali indicata da un’Unità territoriale. Tale decisione, oltre alla volontà di ritrovare protagonismo nelle dinamiche che animano i territori, risponde all’esigenza di favorire una migliore condivisione di responsabilità ed impegno.
Per la stessa ragione, ciascuna Unità territoriale ha designato i propri 6 rappresentanti in seno al nuovo direttivo.
Per rendere immediatamente operative, le decisioni adottate, il Congresso ha provveduto, come previsto dall’ordine del giorno, ad approvare all’unanimità gli adeguamenti statutari che si sono resi necessari.
ELETTI GLI ORGANISMI DIRIGENTI
Il Congresso, pur con il rammarico di non essere riuscito a trovare almeno una figura femminile disponibile ad entrare nella Presidenza, ha poi eletto (con un’astensione) la nuova Presidenza, e ratificato all’unanimità, la composizione del nuovo Direttivo, aggiungendo a coloro che sono stati designati (24) delle 4 Unità territoriali, anche 7 componenti proposti dalla Commissione elettorale.
Completando l’espletamento degli obblighi statutari, il Congresso ha provveduto ad eleggere le tre Colonie Libere Revisori dei conti per il prossimo triennio (CLI Bex, CLI Dübendorf e CLI Wetzikon) e i Probiviri (Carmela Cimini, Tindaro Gatani e Salvatore Maffi), accogliendo infine per acclamazione Edi Furlanut, storico presidente della CLI di Effretikon-Illnau, nel novero dei Presidenti onorari della FCLIS.
DOCUMENTO GUERRA ISRAELE-HAMAS
Spetterà ora al Direttivo, nella sua prima seduta, eleggere il nuovo comitato Esecutivo nel quale i 4 membri della Presidenza siedono di diritto.
I lavori si sono conclusi con un intervento dell’Ambasciatore d’Italia in Svizzera, Gian Lorenzo Cornado, che, ricordando la storia quasi centenaria (la prima Colonia libera Italiana, quella di Ginevra, è nata nel 1925), elogiando il ruolo che gli italiani hanno avuto nel rendere la Svizzera quella nazione che oggi conoscono, ha sottolineato l’importanza, spesso negletta, del tessuto associativo.
In chiusura, il Congresso, con un’astensione, ha approvato un comunicato relativo al conflitto nel Vicino Oriente, nel quale, condannando l’attacco terroristico di Hamas e la reazione spropositata del governo israeliano, auspica che si ponga fine al conflitto giungendo alla creazione e al riconoscimento di due Stati per due popoli
Presidenza collegiale
Gianni Cutruzzolà (Svizzera occidentale), Enzo Bove (Svizzera centrale), Liborio Rovitti (Svizzera nord-occidentale), Domenico Schiavone (Svizzera orientale)
Comitato Direttivo
Oltre ai 4 co-presidenti su designazione delle 4 unità territoriali risulta così composto:
Domenico Alimonti, Paola Bernardi, Ippazio Calabrese, Natale Catanese, Simona Cerletti, Anna-Maria Cimini, Aurelio Cortese, Melania De Paulis, Francesco Fragale, Elena Giamminelli, Nicola Guarino, Domenico Iodice, Giuseppe Marinaro, Stanislao Martucci, Dario Mordasini, Belinda Mosmann-Ciervo, Margherita Nuzzo, Rosa Sollberger, Michele Scala¸ Leonello Zaquini
Il Congresso, in conformità a quanto previsto dallo Statuto, ha inoltre eletto nel Comitato Direttivo:
Giangi Cretti, Giuseppe De Luca, Guglielmo Grossi, Claudio Micheloni, Michele Schiavone, Marianna Sica, e Laura Zwighart De Falco.