“Dopo un taglio di 55milioni di euro nella scorsa legge di bilancio, dopo una riduzione del 18% per gli Enti gestori in prima graduatoria e del -40% per quello in seconda, abbiamo chiesto reiteratamente di trovare 2 milioni di euro per le prossime 3 annualità, per ridare ossigeno ai corsi di lingua e cultura italiana nel mondo.
Abbiamo chiesto un impegno chiaro a questo governo per tutelare centinaia di insegnati che rischiano di vedersi non rinnovato il contratto e di tutelare migliaia di bambine e bambini, garantendo loro il diritto all’apprendimento dell’italiano. Per l’ennesima volta questo governo ha detto: NO!
Se non è anche questo Made in Italy cosa lo è?”