La ricerca artistica contemporanea come intervento strategico di politica culturale. È con questo obiettivo che nasce nel 2000 la Collezione Farnesina.
Su impulso dell’allora Segretario Generale Amb. Umberto Vattani e grazie all’operato di diversi comitati scientifici, la Collezione raccoglie opere di altissimo profilo per la storia dell’arte italiana del XX e del XXI secolo.
Dai maestri storici della prima metà del XX secolo, fra Futurismo (Balla, Boccioni, Depero), Metafisica (de Chirico) e ritorno alla figurazione, nella sua duplice declinazione novecentista (Carrà, Sironi, Soffici) e antinovecentista (Cagli, Campigli, Pirandello, Scipione, Martini), ai protagonisti del secondo dopoguerra, sia in ambito realista (Guttuso) e astrattista (Accardi, Sanfilippo, Dorazio, Consagra, Perilli), sia in ambito informale (Afro, Burri, Vedova) che spazialista (Fontana); e ancora gli svolgimenti della seconda metà del XX secolo d’ambito poverista (Kounellis, Merz, Paolini), pop (Angeli, Pascali, Rotella, Schifano), concettuale (Isgrò, Mauri, Manzoni) e percettivo (Castellani, Bonalumi, Marchegiani), fino agli ultimi decenni del secolo, fra Nuova figurazione (Vespignani), Anacronismo (Mariani, Galliani, Gandolfi) e Transavanguardia (Chia, Cucchi, Paladino).
Una collezione che continua ad arricchirsi di opere dei maggiori protagonisti della scena artistica italiana del finire del secolo scorso e con uno sguardo sempre più attento alle ricerche a ai linguaggi più attuali, grazie anche alla formula di acquisizione adottata – il comodato d’uso gratuito – che favorisce un costante sviluppo e un continuo rinnovamento della Collezione.
Le opere sono un potente strumento di diplomazia culturale, e accompagnano le azioni del Ministero con la potenza del loro messaggio.