Inizia il Locarno Film Festival 74!

beckettDal 4 al 14 agosto si svolge la 74esima edizione del Festival del Cinema di Locarno. 14 i membri delle 4 giurie da oggi al lavoro. 12 le sezioni. Il festival inizia con la proiezione in Piazza Grande del film italo-americano del regista Ferdinando Cito Filomarino, “Beckett”, interpretato da John David Washington.

Concorso internazionale (17 film)
Il Concorso internazionale ospita opere principalmente  in prima mondiale provenienti da tutto il mondo, che  concorrono per il prestigioso Pardo d’oro. Qui confluiscono le migliori espressioni del cinema contemporaneo, in linea con la storia e la tradizione del Locarno Film Festival. 17 i film in gara, tra i quali “I Giganti” per l’Italia e “Soul of a Beast”, una produzione Germania/Francia/Giappone/Svizzera.

Concorso Cineasti del presente (15)
Il Concorso Cineasti del presente offre una selezione di opere prime o seconde, principalmente in prima mondiale, dirette da talenti emergenti da tutto il mondo. È il luogo deputato alla scoperta del cinema di domani, il cinema che merita di essere sostenuto oltre ogni distinzione di genere. Oltre al tradizionale Pardo d’oro e al premio alla miglior regia, da quest’anno il Concorso Cineasti del presente offre anche un riconoscimento alla miglior attrice e al miglior attore. 15 i film in gara, tra i quali l’italo-francese “Il legionario” e lo svizzero-georgiano “Wet Sand”.

Pardi di domani (3 sezioni)
Terreno di ricerca espressiva e poetica in formati innovativi, la sezione Pardi di domani presenta corti e mediometraggi quest’anno tutti in prima mondiale. La sezione si articola in tre concorsi: il Concorso internazionale, che accoglie opere di autori e autrici emergenti da tutto il mondo (Dall’Italia arriva “Giochi”, di Simone Bozzelli, un corto di 19 minuti); il Concorso nazionale, riservato alle produzioni elvetiche (10 le opere); il nuovo Concorso Corti d’autore, dedicato alle opere brevi di cineaste e cineasti già affermati (per l’Italia il corto di 18 minuti di Marco Bellocchio “Se posso permettermi” e lo svizzero di 11 minuti di Cyril Schaeublin “Il faut fabriquer ses cadeaux”).