I Paesi europei con sbocco sul mare e coste accessibili e attraenti fanno rete per lo sviluppo del turismo costiero e marittimo. L’economia blu è una delle più rilevanti da monitorare, anche per i suoi impatti ambientali e sociali sulle risorse naturali e sulle comunità locali.
Più di 600 milioni di persone (circa il 10% della popolazione mondiale) vivono in zone costiere a meno di 10 metri sul livello del mare e quasi 2,4 miliardi di persone (circa il 40% della popolazione mondiale) vivono entro 100 km (60 miglia) dalla costa, quindi dipendente e vulnerabile alla qualità, stabilità e accessibilità degli oceani e dei mari.
L’industria del turismo dipende fortemente dalla qualità degli ecosistemi naturali per attrarre visitatori, ma allo stesso tempo incide rendendo il settore vulnerabile in termini di sostenibilità.
Migliorare e sviluppare competenze nel settore è vitale, più che mai, considerando i pericoli che la crisi climatica sta generando anche al giorno d’oggi.
In questo contesto gioca un ruolo cruciale il progetto WeMED_NaTOUR dell’UE per promuovere lo sviluppo e la diffusione delle buone pratiche per il turismo marino e costiero sostenibile, insieme al progetto ECO-CRUISING FU_TOUR, che sta organizzando giornate informativa online per presentare i programmi di sviluppo delle capacità: corsi online che forniscono conoscenze sull’economia blu, lo sviluppo sostenibile nel turismo settore, conoscenze e competenze essenziali per le PMI del turismo del Mediterraneo occidentale e le PMI del turismo europeo per rendere più ecologiche le loro attività e fornire un’offerta più competitiva che soddisfi la domanda del mercato per un’esperienza verde, sostenibile e significativa.
I due progetti rientrano tra le “iniziative faro” cofinanziate dal programma EMFAF dell’Unione Europea. Il lancio del programma di sviluppo delle capacità è previsto per l’inizio di ottobre. Per info e adesioni è possibile visitare il sito Web ufficiale del progetto.