In totale in Svizzera sono stati percorsi 30,0 km al giorno pro capite, pari a un calo di 6,8 km rispetto all’ultima rilevazione del 2015 dovuto alla pandemia di COVID-19. È quanto emerge dal microcensimento mobilità e trasporti, la principale rilevazione svizzera riguardante il comportamento della popolazione in materia di mobilità, realizzata dall’Ufficio federale di statistica (UST) e da quello dello sviluppo territoriale (ARE).
Ccome già constatato nell’indagine precedente, quella del 2015, anche nel 2021 in cima alla lista c’erano gli spostamenti per il tempo libero: 43% delle distanze percorse. L’esame in funzione dell’ora del giorno rivela che già sin dalle otto del mattino il tempo libero superava tutti gli altri motivi di spostamento, mantenendo il suo ruolo dominante fino a tarda notte.
Il secondo motivo di spostamento in ordine di importanza nel 2021 è stato quello per lavoro, con una quota del 28% delle distanze percorse, seguito dagli spostamenti per fare acquisti, con il 15%. Come in passato, le quote degli altri motivi di spostamento erano relativamente basse.
USO DELL’AUTO E DEI TRASPORTI PUBBLICI
Non tutti i mezzi di trasporto hanno accusato una riduzione delle distanze percorse nella stessa misura. È stata relativamente forte per i viaggi in treno, categoria in cui la quota di chilometri percorsi, dopo una fase di crescita iniziata nel 2000, è per la prima volta scesa, passando da poco più del 20% nel 2015 al 16% nel 2021. Nella seconda metà del 2021, tuttavia, si è di nuovo potuto osservare un avvicinamento ai valori del 2015.
In termini percentuali, le distanze percorse in automobile sono diminuite meno rispetto a quelle percorse in treno, per cui l’automobile ha potuto consolidare la sua posizione al vertice della ripartizione modale: nel 2021 oltre i due terzi di tutte le distanze all’interno del Paese, ovvero il 69% (20,8 km pro capite al giorno), sono state percorse in automobile, mentre nel 2015 tale quota era del 65%.
Nel 2021 in un’automobile viaggiavano in media 1,53 persone, leggermente meno rispetto al 2015 (1,56 persone). Come già riscontrato in passato, nel 2021 il grado di occupazione medio delle automobili (1,09 persone) è stato significativamente più basso per i tragitti per recarsi al lavoro.
MAGGIORE MOBILITÀ TRA GIOVANI ADULTI
In termini di mobilità, i vari gruppi di popolazione si differenziano talora in modo considerevole. Nel 2021 a risultare particolarmente mobili sono stati i giovani adulti tra i 18 e i 24 anni, che hanno percorso una distanza media giornaliera di 40,2 km a persona.
Con l’aumentare dell’età, la distanza giornaliera diminuisce gradualmente. Tra le persone dai 65 ai 79 anni era poco più della metà della cifra registrata dai giovani adulti, e tra le persone di età superiore agli 80 anni si era ridotta a un quarto. Anche il luogo di residenza influisce sulla mobilità: nel 2021, infatti, gli abitanti dei Comuni rurali hanno percorso un quarto di chilometri in più rispetto agli abitanti delle città. Una mobilità superiore alla media è stata riscontrata anche tra le persone facenti parte di economie domestiche dal reddito elevato.