Il 30 agosto ricorre la tragedia di Mattmark!

lapide_matmarkLa più grave tragedia della Svizzera moderna. 54 anni fa si staccò parte del ghiacciaio di Allalin investendo dei cantieri allestiti per la costruzione della diga di Mattmark: 88 furono le vittime, delle quali 55 italiani.

Chi ricorda la tragedia di Mattmark? Gli italiani in Svizzera sicuramente e gli svizzeri anche. Due paesi in lutto il 30 agosto del 1965: la Svizzera, teatro della tragedia, con 23 suoi cittadini tra gli 88 morti, e l’Italia con ben 56 vittime. Erano inoltre periti quattro spagnoli, due austriaci, due tedeschi e un apolide.

Due milioni di metri cubi di ghiaccio e di detriti, staccatisi dal ghiacciaio dell’Allalin, in Vallese, il 30 agosto 1965 seppelliscono il cantiere della diga di Mattmark.

Le baracche del cantiere vengono sepolte dalla slavina. Nel 1972, presso il tribunale di Visp, 17 persone vengono chiamate a giudizio, accusate di omicidio colposo. Dopo una settimana sono tutte assolte: nella sentenza si dichiara il disastro ambientale e la sua imponderabilità.

E’ la più grave sciagura della Svizzera moderna. È anche il simbolo di drammatiche storie di migrazione italiana e di un importante capitolo della storia elvetica che dei ricercatori hanno appena iniziato a esplorare.

Agli storici solo l’apertura, nel 2022, degli archivi degli atti del processo sulla tragedia di Mattmark, permetterà forse ai ricercatori di far luce su altri importanti aspetti.

C’è una nuova lapide sul luogo della catastrofe scoperta il 30 agosto 2015 per commemorare il 50° anniversario della sciagura di Mattmark. E sempre nell’ambito delle celebrazioni per il cinquantesimo anniversario della tragedia del Mattmark promosse da Comites, Associazioni e Enti operanti in Vallese, con il patrocinio del Senato della Repubblica, si tenne presso la Biblioteca del Senato “Giovanni Spadolini”, Sala degli Atti parlamentari, la mostra fotografica “Mattmark 1965-2015: tragedia nella Montagna”.