Una delicata ballad a base di chitarra, lira cretese e charango, porta l’ascoltatore tra le sognanti parole dell’autore che in questo brano si sofferma a riflettere sul futuro con lo sguardo rivolto alle stelle. Proprio il videoclip con la regia di Alternative Productions è ispirato alle illusioni del cinema fantastico, dove grazie alle scenografie, ai disegni e al burattino di Mouhim Hicham, il soggetto che è raffigurato nella copertina dell’album prende vita. Luci, colori e un gioco di fili volanti mettono in scena un omaggio naif al senso dello “stupore” dove, nel viaggio, il sogno incontra le meraviglie del “Mondo blu”.
Proprio quel “viaggio” che è stato un elemento fondamentale dell’album, una strada -quella intrapresa dall’artista-, che parte dall’Europa fino ad arrivare in America Latina, riportando a casa un tributo al cielo, alle stelle, agli spazi aperti, alla natura che in tante culture mesoamericane e amerindie dialogano costantemente con i sogni.
Nel videoclip, quindi, il piccolo pupazzo astronauta protagonista delle scene fluttua tra le parole del testo che, in contrasto con quest’atmosfera sospesa e intimistica, fanno emergere tutto il significato della canzone. Lo screenplay si conclude poi con un un’immagine della Terra vista dallo spazio, che allontanandosi gradualmente scompare dallo schermo trasmettendo un senso di serenità universale.