Dopo il sold-out in Germania arriva a Locarno e Zurigo

Valentina Persia ha affrontato tre decenni di palcoscenico mantenendo intatta la sua passione per il sorriso. Lo spettacolo promette un coinvolgente mix di imitazioni, barzellette, canzoni e momenti d’intimità, attraverso i quali Valentina Persia ha affascinato il suo pubblico nel corso degli anni.

Le sfide che ha dovuto affrontare non hanno scalfito minimamente la sua voglia di far ridere gli altri, al contrario le hanno dato l’energia per rinnovarsi e diventare sempre più coinvolgente. Fin dal suo esordio televisivo e teatrale, Valentina Persia ha incantato e divertito il pubblico con imitazioni, barzellette, canzoni, descrizioni in chiave spassosa di momenti d’intimità unitamente ad una mimica facciale straordinaria.

Valentina, sarai presto in scena in Germania e a novembre in Svizzera con «Ma che te ridi?» Un viaggio nella tua vita vissuta, trenta dei quali trascorsi sul palcoscenico. Come sarà il tuo spettacolo?
Porto questa donna famelica, desiderosa e speranzosa di trovare il suo uomo, ovviamente è una maschera che vive sul palco, che dopo tolgo, perché sono una mamma a casa con le ciabatte, con i capelli arruffati, però grazie a questo spettacolo ho la possibilità di giocare e di gigionare con quello che è simpaticamente il mio alter ego.

Sei diventata molto famosa grazie alla tua partecipazione a « La Sai L’Ultima? » come barzellettiera. Che ricordi hai di quell’esperienza?
Bellissimi, se sono qua lo devo a « La Sai L’Ultima? », di certo non lo devo alla mia bellezza che poi invece in tarda età si sono tutti accorti, sto scherzando … Lo devo totalmente a « La Sai L’Ultima? », un programma per le reti Mediaset che mi ha portato a farmi conoscere dal grande pubblico, che è durata trent’anni perché la gente mi ricorda soprattutto con quello e con quello ancora continuo i miei spettacoli. Io adesso lo uso come un’esca, come un amo, lancio l’amo pensando che sia una barzelletta e invece si trovano davanti ad un’attrice a 360 gradi.

Quali sono le tre caratteristiche per una buona barzelletta?
Io credo che i requisiti per una buona barzelletta ad effetto siano, innanzitutto i tempi, quindi non prolissa perché altrimenti si perde il bello della barzelletta. Non bisogna mai dire “allora…” perché denota altrimenti una forte incertezza in chi ascolta la barzelletta e poi sicuramente il dialetto. Raccontare una barzelletta in dialetto permette di caratterizzarla meglio, quindi di dare alla barzelletta un tocco in più e per fortuna mia – visto che ho studiato i vari dialetti – ce ne sono pochi che riescano a raccontare le barzellette in dialetto.

Abbiamo letto anche da qualche parte che sei una grande tifosa delle donne comiche, che però sono un po’ in minoranza. È così?
Fortunatamente sono aumentate. Mancano ancora quelle «fighissime come la sottoscritta» ma siamo a buon punto.

Tu conosi già la Svizzera. Sei stata anche a Zurigo. Cosa ricordi o cosa ti piace della Svizzera?
Ho dei bellissimi ricordi di una serata trascorsa a Zurigo in teatro e sono felicissima di tornarci a novembre. Prima però il mio tour teatrale toccherà la Germania e non vedo l’ora di arrivare.

Biografia
La comica abruzzese ha debuttato in tv nella trasmissione “La sai l’ultima?” condotta daPippo Franco su Canale 5, ha continuato con Zuzzurro e Gaspare nella trasmissione “Saxa Rubra” ed è stata ospite fissa nella trasmissione televisiva “Sotto a chi tocca”, condotta sempre da Pippo Franco.

Ha partecipato alla quindicesima edizione de “L’isola dei famosi” e ha commosso il pubblico di «Tale e quale» su Raiuno. Nel 2023 è stata anche protagonista al cinema nel film «Il vuoto» di Giovanni Carpanzano. In questo periodo la vediamo nello show televisivo «Ony Fun» sul Nove.

Valentina Persia è entrata da poco anche nella squadra di Food Network e ha debuttato con “Le ricette di Casa Persia – L’Abruzzo a modo mio”, suo nuovo programma in onda su discovery+.