“Lucio Battisti Tribute Show”, alias “i quattro ragazzi di Prato”, formata da maestri musicisti di grande talento, quali Leandro Ghetti alla chitarra, piano, cantante e front-man del gruppo, Rudi Caldesi al basso, Andrea Adami alla chitarra e Mirko Bicchi alla batteria, si sono esibiti in due concerti, uno a Ginevra ed uno a Losanna, lo scorso 22 e 23 aprile.
Al concerto di Ginevra del 22 aprile, tenutosi presso la sala Comunale di “Point Favre” del Comune di Chêne-Bourg, hanno partecipato oltre 200 persone. La sala era praticamente al completo e i partecipanti si sono goduti, due ore di puro spettacolo canoro, dinamico, divertente e coinvolgente che ha emozionato e ridestato i ricordi lontani. Il pubblico ha mostrato il suo apprezzamento battendo a ritmo le mani e cantando insieme al gruppo toscano.
La prestazione canora è stata arricchita da molti aneddoti legati alle canzoni più famose scritte da Mogol (Giulio Rapetti), musicate e cantate dall’indimenticabile Lucio Battisti. Inoltre, la rinomata Band ha ricordato alcuni brani famosi scritti da Battisti stesso e vocalizzati da cantanti famosi del calibro di Mina, Little Tony, Patty Pravo o ancora di Bruno Lauzi.
Tra il numeroso pubblico si è distinta la presenza della Presidente del Com.It.Es. di Ginevra, Ilaria Di Resta, del membro del Com.It.Es. VD e VS, Paolo Frattolillo, dei presidenti delle Associazioni Bellunesi, Alessandra Galli De Min, dell’URES Giovanni Verga, Salvino Testa, dell’AVIS, Lucia Barazzutti, dei Marchigiani, Sauro Montefiori. Per le associazioni aderenti alla SAIG erano presenti i presidenti Menotti Bacci per i Lucchesi nel Mondo, Guglielmo Cascioli per LARE, Vincenzo Bartolomeo per l’ACAS e Antonio Folino per l’Associazione Calabrese. Non sono mancati i membri del Comitato SAIG, che insieme a Vincenzo Bartolomeo, Francesco Decicco e Antonio Bello, si sono rivelati determinanti per l’organizzazione e la riuscita della serata.
Il 2023 sembra finalmente segnare la fine della pandemia, che ci ha costretti a limitare drasticamente o sopprimere del tutto la partecipazione a manifestazioni e ad escludere i rapporti interpersonali ravvicinati. Questo è uno dei motivi per cui la SAIG, per il corrente anno ha deciso di ampliare ed arricchire ulteriormente il suo programma annuale con eventi teatrali e canori.
È dal 2019 che la SAIG ha iniziato a sperimentare le Cover, proponendo con successo la Band “FaberNoster” per far rivivere le emozioni della musica e delle parole di Fabrizio De André. Vista l’esperienza positiva, ha ritenuto le Cover una modalità eccellente per riaccendere i ricordi degli artisti italiani che hanno fatto la storia della musica nel nostro Paese e nel mondo.
Con l’auspicio di regalare un altro tuffo nel passato al pubblico ginevrino, la SAIG ha già agendato una data in prossimità del 25 Aprile del 2024, per ricordare un altro dei nostri migliori cantautori italiani.