Se cafone è il termine spregiativo con cui i cittadini chiamano i contadini ignoranti, «questa parola – scrive Silone – io adopero in questo libro (Fontamara) nella certezza che quando nel mio paese il dolore non sarà più vergogna, esso diventerà nome di rispetto, e forse anche di onore.» Nella sua opera letteraria Silone evidenzia puntualmente la condizione di disagio e sfruttamento dei contadini.
Fin da giovane è molto sensibile ai problemi sociali e giuridici, legato alla terra e alla cultura contadina, la sua vita si svolge nella discrezione e nel rifiuto di ogni forma di protagonismo esibito.
L’evento dal titolo «Un cuore incorrotto, Silone l’uomo» vuole ripercorrere il lungo cammino della libertà intrapreso dal giovanissimo Secondino Tranquilli (nome anagrafico di Silone), già spirito ribelle e libero, tra le sue dolorose vicende personali, le scelte politiche fondamentali, la sua opera letteraria, la sua produzione intellettuale.
Il programma dell’evento è così articolato:
- una mostra itinerante con ben 64 pannelli sullo scrittore abruzzese dal titolo «Ignazio Silone
- L’arte è un fiore selvaggio, ama la libertà – L’uomo, lo scrittore, l’intellettuale» prodotta dal Centro Studi «Ignazio Silone» e dal comune di Pescina con il supporto dell’Archivio di Stato dell’Aquila e della Regione Abruzzo, ha l’alto Patronato della Presidenza della Repubblica;
- una mostra fotografica sulle associazioni abruzzesi in Svizzera a cura di Morena La Barba. Le associazioni abruzzesi sono sorte a ridosso degli anni Settanta rispondendo ai bisogni di sviluppo individuale degli emigrati, tra radicamento locale in Svizzera e coscienza delle origini. Grazie al loro attivismo culturale orientato verso la società di residenza e quella d’origine, hanno consentito lo sviluppo di un certo prestigio sociale degli emigrati e anche il riconoscimento nel campo culturale.
- la proiezione del film Fontamara di Carlo Lizzani (con sottotitoli in tedesco), basato sull’omonimo romanzo di Ignazio Silone. Il film è stato girato quasi interamente nella Marsica.
- un convegno che, dello scrittore e intellettuale abruzzese, tratteggia la produzione e il pensiero con particolare riferimento ai suoi rapporti con Zurigo e alla sua visione dell’Europa;
- uno spettacolo teatrale-musicale focalizzato sulle figure e i momenti più significativi della vita dello scrittore, in un percorso teso a svelare, tra le pieghe dell’intellettuale, l’uomo Silone con i suoi sentimenti più intimi e quindi più universali.
Piatti tipici della cucina abruzzese preparati dallo chef pluripremiato Sandro Baliva, titolare del noto ristorante Locanda Madonna delle Vigne di Celano (AQ), accompagneranno gli ospiti in un viaggio del gusto fra gli aromi e i sapori legati alla storia, alla cultura e alle tradizioni del Fucino.
Promotori e organizzatori dell’evento siloniano,
– la Federazione Emigrati Abruzzesi in Svizzera – FEAS,
– la Federazione delle Colonie Libere Italiane in Svizzera – FCLIS,
– la Chiesa evangelica di lingua italiana di Zurigo (Chiesa valdese)
– la Camera di Commercio Italiana per la Svizzera – CCIS-
con il Comune di Pescina (AQ) (paese natale di Ignazio Silone),
– il Centro Studi Ignazio Silone, Pescina,
– l’Associazione Musicale «La scala di seta», Cerchio (AQ),
– il Parco letterario «Ignazio Silone».
– Con il sostegno della Regione Abruzzo e della Città di Zurigo nonché con il patrocinio della Sindaca della città di Zurigo Corinne Mauch e dell’Istituto Italiano di Cultura di Zurigo.
– In collaborazione con il Seminario di lingue e letterature romanze dell’Università di Zurigo, L’Avvenire dei lavoratori, la Chiesa evangelica valdese di Sciaffusa, la Società Dante Alighieri, Comitato di Zurigo, le Associazioni cristiane lavoratori italiani – ACLI e il GIR – Giovani in rete.
Per maggiori informazioni:
Anna-Maria Cimini | fcli@fcli.ch | annamaria.cimini@chiesavaldese.it | +41 (0)78 825 66 42
Alessandro Corradi (presidente FEAS) | a.corradi@italtours.ch | +41 (0)79 300 40 43