Il primo Cantone a lanciare l’allarme e ricorrere a rigide misure restrittive è Neuchâtel. Con una media di 200 casi al giorno e ospedali pieni, il Governo cantonale ha deciso di accelerare senza attendere il nuovo piano del Consiglio federale per fronteggiare il coronavirus.
Venerdì 10 dicembre sono stati ricoverati nei vari siti 34 pazienti Covid, contro i soli 19 di una settimana prima. Se l’aumento del numero dei ricoveri dei casi di Covid continua di pari passo, la situazione diventerà rapidamente critica.
Sul sito ufficiale del Cantone Neocastellano è stato publbicato un comunicato dal titolo inequivocabile: Covid-19: a causa della situazione ospedaliera critica, Neuchâtel dichiara il livello di allerta rossa e adotta nuove misure.
Dal 13 dicembre saranno chiusi alcune sale operatorie per casi ritenuti non urgenti e dare spazio ai pazienti che arriveranno d’urgenza per essere trattati con terapie contro il Covid.
Sempre da lunedì sarà obbligatorio l’uso della mascherina ovunque (anche all’aperto) e anche le riunioni pubbliche subiranno un drastico ridimensionamento: massimo dieci persone. L’accesso ai locali pubblici è permesso solo a persone con certificato COVID-19 guarito o vaccinato (regola “2G”) per un periodo limitato.
Per la scuola sono state prese misure drastiche: mascherina per scolari a partire da 9 anni e per quelli più piccoli mascherine solo quando si verifica un contagio.
Il Consiglio di Stato e la Rete ospedaliera di Neuchâtel (RHNe) esortano l’intera popolazione a rispettare rigorosamente i gesti di barriera, a vaccinarsi o a registrarsi per ricevere una dose di richiamo il prima possibile.
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