A Glasgow la grande sfida sul clima

cop26La 26° Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, conosciuta anche come COP26, si è aperta a Glasgow (1 - 12 novembre 2021) sotto la presidenza del Regno Unito. Missione: limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi.

Si doveva tenere l’anno scorso ma la pandemia ha costretto l’ONU a rinviare l’importante appuntamento internazionale sul clima.

I negoziati sul clima rappresentano il più grande vertice internazionale che il Regno Unito abbia mai ospitato. Sono arrivati a Glasgow oltre 30.000 delegati, tra cui Capi di Stato, esperti climatici e attivisti, per concordare un piano d’azione coordinato per affrontare il cambiamento climatico.

La sfida non è insignificante, ma va affrontata per salvare l’ambiente in cui tutti noi viviamo. Il processo dell’ONU sul cambiamento climatico è centrale in questa azione collettiva.

Per l’apertura dei lavori saranno presenti capi di Stato e di governo di tutto il Mondo. Per l’Italia il premier Mario Draghi e per la Svizzera il presidente della Confederazione Guy Parmelin.

LA MISSIONE DI COP-26

  1. Azzerare le emissioni nette a livello globale entro il 2050 e puntare a limitare l’aumento delle temperature a 1,5°C

Ad ogni Paese si chiede di presentare obiettivi ambiziosi di riduzione delle emissioni entro il 2030 che siano allineati con il raggiungimento di un sistema a zero emissioni nette entro la metà del secolo.

Per raggiungere questi obiettivi ambiziosi, ciascun Paese dovrà:

  • accelerare il processo di fuoriuscita dal carbone
  • ridurre la deforestazione
  • accelerare la transizione verso i veicoli elettrici
  • incoraggiare gli investimenti nelle rinnovabili
  1. Adattarsi per la salvaguardia delle comunità e degli habitat naturali

Il clima sta già cambiando e continuerà a cambiare provocando effetti devastanti anche riducendo le emissioni.

Alla COP26 si lavora per incoraggiare i Paesi colpiti dai cambiamenti climatici e metterli in condizioni di:

  • proteggere e ripristinare gli ecosistemi
  • costruire difese, sistemi di allerta, infrastrutture e agricolture più resilienti per contrastare la perdita di abitazioni, mezzi di sussistenza e persino di vite umane
  1. Mobilitare i finanziamenti

Per raggiungere i primi due obiettivi, i Paesi sviluppati devono mantenere la loro promessa di mobilitare almeno 100 miliardi di dollari l’anno in finanziamenti per il clima entro il 2020. 

Le istituzioni finanziarie internazionali devono fare la loro parte e tutti devono lavorare per liberare le migliaia di miliardi che la finanza pubblica e quella privata dovranno impiegare per raggiungere zero emissioni nette globali.

  1. Collaborare

Solo lavorando tutti assieme si potrà affrontare le sfide della crisi climatica.

Alla COP26 si deve:

  • finalizzare il “Libro delle Regole” di Parigi (le regole dettagliate necessarie per rendere pienamente operativo l’Accordo di Parigi)
  • accelerare le attività volte ad affrontare la crisi climatica rafforzando la collaborazione tra i governi, le imprese e la società civile.