No di Berna alla riduzione canone radio-tv!

Il Consiglio federale respinge l'iniziativa popolare federale «200 franchi bastano! (Iniziativa SSR)». È quanto ha deciso nella sua seduta dell'8 novembre 2023. L'iniziativa avrebbe effetti di vasta portata sull'offerta giornalistica e sul radicamento regionale della SSR.

L’iniziativa popolare federale «200 franchi bastano! (Iniziativa SSR)», che prevede per la SSR una riduzione dei proventi del canone dagli attuali 1,25 miliardi di franchi a circa 650 milioni, avrebbe secondo il Consiglio federale conseguenze drastiche per l’offerta giornalistica e il radicamento regionale della SSR con la sua organizzazione federalista. Il Governo svizzero intende presentare un controprogetto a livello di ordinanza nell’ambito della propria area di competenza. Il Consiglio federale vuole continuare a stabilire autonomamente l’importo del canone radiotelevisivo.

Riduzione del canone delle economie domestiche
Il Consiglio federale condivide la preoccupazione dei promotori dell’iniziativa di sgravare l’onere finanziario delle economie domestiche e dell’economia. A tal fine, prevede una revisione parziale dell’ordinanza sulla radiotelevisione (ORTV): entro il 2029 per le economie domestiche il canone passerà in due tappe dagli odierni 335 franchi a 300 franchi all’anno.

Il Consiglio federale intende ora esentare dal canone le imprese con un fatturato annuo soggetto all’IVA fino a 1,2 milioni di franchi; attualmente la soglia di esenzione è di 500 000 franchi. Ha incaricato il DATEC di avviare la consultazione su questa revisione. La procedura di consultazione dura fino al 1° febbraio 2024.

Prima delle vacanze estive del 2024, il Consiglio federale presenterà al Parlamento il messaggio sull’iniziativa SSR e contemporaneamente, alla luce dei risultati della consultazione, adotterà l’ORTV parzialmente riveduta.

Nuova concessione dal 2029
La nuova concessione della SSR sarà elaborata dopo la votazione popolare sull’iniziativa SSR, prevista per il 2026. Sarà valida a partire dal 2029 e si baserà sulle grandi linee stabilite dal Consiglio federale il 7 settembre 2022, ossia la SSR dovrà orientare maggiormente il suo mandato all’informazione, alla formazione e alla cultura. Nell’intrattenimento e nello sport, si concentrerà sulle aree non coperte da altri fornitori e focalizzerà la sua offerta online sui contenuti audio e audiovisivi. Spetta alla SSR attuare nel dettaglio le misure di efficienza auspicate dal Consiglio federale. Nel 2024 il Consiglio federale prorogherà l’attuale concessione fino al 2028.