Il Belgio con due tappe, l’Abbazia di Scourmont e quella di Orval, è la meta del sesto e settimo appuntamento di “In cammino – Abbazie d’Europa”, la speciale rassegna ideata e promossa da Livia Pomodoro che dal 2023 al 2025, anno del Giubileo, attraverserà l’Europa toccando 7 nazioni (Inghilterra, Francia, Germania, Olanda, Belgio, Svizzera, Italia) e 14 tra le più prestigiose Abbazie del continente, molte delle quali patrimonio Unesco.
Scourmont e Orval sono due Abbazie trappiste che ben rappresentano il mondo spirituale e agricolo che ruota intorno all’attività quotidiana dei monaci, il cui lavoro produttivo è indirizzato alla bio-sostenibilità e ad un impatto non invasivo sulla natura, con coltivazioni e allevamenti che privilegiano fonti rinnovabili nel pieno rispetto dell’ambiente circostante. Non a caso la parola scelta è Acqua.
Ieri nell’Abbazia di Notre-Dame de Scourmont, situata nei pressi della cittadina di Chimay, oggi, martedì 23 aprile, settima tappa: l’Abbazia di Notre-Dame d’Orval, anch’essa famosa per la produzione dell’omonima birra trappista.
Dopo le prime 4 tappe del 2023, che hanno visto il progetto toccare Canterbury, punto di origine della Via Francigena, l’Abbazia di Chiaravalle a Milano, il distretto abbaziale e la Biblioteca di San Gallo in Svizzera, per chiudere l’anno con la Certosa di Padula a Salerno, il primo appuntamento del 2024 è stato in Germania, con la quinta tappa: l’Abbazia di Plankstetten.
In ognuno dei tre anni “In cammino” ripercorrerà le tre principali esperienze del viaggio: partire (2023), transitare (2024), arrivare (2025). In ogni singola tappa viene proposta, in collaborazione con l’Istituto Treccani, una parola che orienta le attività del format di ogni incontro. A Canterbury la parola selezionata era “Pellegrinaggio”, a Chiaravalle “Spiritualità”, a San Gallo “Silenzio”, a Padula “Bellezza” e a Plankstetten “Terra”.
Un pellegrinaggio tradotto in chiave moderna che avrà come meta questi luoghi simbolo della storia e della spiritualità europea, terminando il proprio percorso a Roma in occasione dell’Anno Santo. In ogni Abbazia, oltre a portare spettacoli, performances artistiche e concerti ad hoc basati sulla storia, la vocazione spirituale e il patrimonio culturale presente in questi edifici millenari ma ancora oggi punti di riferimento vitali per la comunità, si organizzeranno convegni, tavole rotonde e conferenze dedicate ai territori e alle loro eccellenze, prodotte sia con metodi tradizionali rispettosi della natura e dell’impatto ambientale che con moderne tecniche bio-sostenibili.