Il 15 settembre 2001 sul circuito tedesco del Lausitzring Alex Zanardi fu vittima di un pauroso incidente che cambiò per sempre la sua vita.
In quella gara Zanardi offre una delle migliori prestazioni della sua carriera: dopo aver effettuato diversi sorpassi si ritrova addirittura in testa e niente sembra poter ostacolare il suo cammino verso la vittoria.
Ma dopo l’ultima sosta ai box, nella fase di rientro in pista, la monoposto di Alex Zanardi perde il controllo a bassa velocità su un tratto sporco e viene centrata in pieno lateralmente dalla vettura del canadese Alex Tagliani.
Nell’impatto (avvenuto ad una velocità di 320 km/h) la Reynard Ford di Tagliani spezza a metà la Reynard Honda di Zanardi, il quale subisce l’amputazione immediata di entrambe le gambe (quella sinistra al di sopra del ginocchio, quella destra sotto).
Una dramma che gli cambierà la vita. Perdere entrambe le gambe e quasi il 75% del sangue del proprio corpo potrebbe distruggere le ambizioni di chiunque, ma non la natura competitiva di Alex Zanardi, che non si arrende nemmeno dopo lo scontro con un tragico destino.
Da pilota automobilistico a paraciclista e conduttore tv. Alex Zanardi vive così in breve tempo diverse vite una dentro l’altra.
Lo ha fatto grazie al suo spirito, un prodigioso, indefinibile cocktail di serenità e ironia, forza incrollabile e voglia di divertirsi. II tutto annaffiato da una straordinaria dose di umiltà.
La sua commovente storia nel libro: «Volevo solo pedalare…ma sono inciampato in una seconda vita». A 18 anni dal terribile incidente, Alex Zanardi, oggi 53enne, è ad oggi un importante simbolo del mondo delle corse automobilistiche, un punto di riferimento per gli amanti dello sport e un grande esempio per tutti.