Nata a Neuchâtel 22 anni fa, è doppia cittadina dall’età di 16. Da tre anni vive a Ginevra, dove è iscritta alla Facoltà di Scienze della Società, ottenendo il Bachelor in Scienze Politiche. Attualmente è al primo anno di Master in Scienze Politiche. Nella comunità ginevrina si è inserita molto bene. E’ vice-presidente del partito socialista. Ha una grande passione: la musica, in particolare il canto Jazz-Pop.
Yasmine, alla tua giovane età hai già incontrato la politica…
I miei genitori, soprattutto mia madre (Maria Chiara Vannetti ndr), nata a Figline Valdarno, in provincia di Firenze, mi hanno fatto conoscere ed amare l’Italia. L’italiano è sicuramente la mia lingua del cuore.
Fin da adolescente, seguivo mia mamma nella sua attività di Presidente del Comites e mi piaceva vedere con quanta passione e orgoglio gli italiani all’estero difendessero i loro valori e i loro diritti. Molto importante per la mia formazione è stato conoscere la storia degli italiani in Svizzera e quanto questo paese debba alla nostra comunità!
E hai scelto il Partito socialista?
Sì, fin dal mio arrivo a Ginevra, ho partecipato alle attività della JS (giovani socialisti di Ginevra), un gruppo di giovani molto attivi, che mi hanno subito accolta con molto affetto e fiducia. Abbiamo organizzato numerose iniziative e portato avanti tante battaglie fra cui la gratuità dei bus a Ginevra per i giovani fino a 25 anni. Da qualche mese sono stata eletta vice presidente del Partito Socialista della città di Ginevra. Per me è una grande scommessa. Grazie ad un gruppo di compagne e compagni molto stimolanti, sento di crescere anche personalmente.
Nella tua formazione politica quanto ha influito la sinistra italiana?
Direi molto. Da generazioni la famiglia materna è di sinistra. Ancora oggi con il mio nonno ex-sindacalista ci facciamo delle belle chiacchierate sulla società che ci piacerebbe e sul ruolo giocato dalla sinistra in Europa e nel nostro paese. La sinistra italiana (e anche in Europa) deve ritrovare la sua natura di forza a servizio dei più deboli e per l’uguaglianza sociale. Solo così la sinistra potrà battere la destra al Governo e ritrovare il proprio ruolo.
Cosa ti ha spinto a candidarti in Consiglio comunale?
Candidarmi al Consiglio comunale rappresenta un’opportunità per concretizzare le lotte iniziate insieme ai miei compagni giovani socialisti e al Partito socialista di Ginevra. Mi piacerebbe dedicarmi alla crescita culturale della Città, con progetti che coinvolgano le donne e le minoranze in generale. Inoltre, in tutti questi anni, mi sono resa conto di quante ragazze e ragazzi italiani arrivino a Ginevra. Per loro, vorrei creare punti di accoglienza e di ascolto.
Ti piace Ginevra?
Molto. Oltre ad essere una bella città, mette a disposizione dei giovani molte opportunità.