Voto elettronico: passo indietro della Svizzera!

voto_elettronicoIl Consiglio federale elvetico ha deciso di rinunciare a ricorrere al voto elettronico. E’ un rischio per la democrazia. Delusione per gli svizzeri residenti all’estero.

Doveva essere la soluzione per permettere a tutti gli elettori di votare comodamente da casa e al governo svizzero di risparmiare. Invece la Svizzera fa un passo indietro rispetto alle sperimentazioni eseguite in alcuni cantoni.

Un esempio su tutti. Il cantone di Ginevra nel 2015 fece ricorso al voto elettronico per le elezioni federali. Quest’anno invece non sarà possibile.

E gli svizzeri all’estero erano molto interessati al voto elettronico. Con una petizione avevano chiesto il voto online per tutti i residenti all’estero. Sono circa 760’000 cittadini, un decimo della popolazione svizzera. Un quarto di loro si è registrato nei cataloghi elettorali elvetici. Però migliaia di potenziali votanti sono tagliati fuori dalla democrazia elvetica perché la spedizione per posta, avanti e indietro, delle buste con il materiale e le schede di voto è troppo lenta.

Purtroppo tante sono state le inefficienze anche nelle votazioni elettroniche. E’ diventato complicato spiegare l’utilità del voto on-line: non c’è alcuna urgenza per una rapida applicazione. Il voto online con le tecnologie attuali rappresenterebbe un serio rischio per la democrazia diretta svizzera.

Il voto elettronico è sospeso, la pressione per un’introduzione rapida e generalizzata non c’è più. Il governo svizzero ha deciso di rinunciare a far diventare il voto online una modalità ordinaria, alla stessa stregua del voto all’ufficio elettorale e di quello per posta. Grande delusione per gli svizzeri residenti all’estero.