Volontariato italiano: il giudizio dei giudici senza volto

vaccaro_ginevraGirovagando tra le vaste praterie del web, mi capitata spesso di leggere valutazioni errate dell’associazionismo a Ginevra, formulate da parte di persone che hanno avuto ben poco a che vedere con i veri scopi statutari di un’associazione e, soprattutto, con il volontariato che essa potrebbe esprimere.

Desidero premettere che l’associazionismo italiano nel mondo nasce con l’emigrazione del dopo Unità d’Italia. Il popolo italiano che ha emigrato all’estero viene elogiato per aver portato benessere in Italia, e per aver diffuso i valori italiani nel mondo. Si è molto parlato di questo ruolo dell’altra Italia fuori dalle frontiere, ma è sempre meglio ricordarlo.

Oggi, parlando degli italiani in Svizzera, conosciamo bene le tante battaglie che hanno fatto per farci godere di tanti benefici, dei quali approfittano tutti, anche i giudici senza volto. Ne cito alcuni: lo statuto di stagionale, le battaglie contro le leggi Schwarzenbach o l’entrata in vigore del trattato di Schengen, che permetteva agli europei di non essere umiliati alle frontiere elvetiche come quando non si poteva entrare senza un contratto di lavoro.

Nello specifico del Cantone di Ginevra, come in moltissimi altri luoghi, le associazioni italiane regionali o comunali hanno scritto una storia importante e indelebile, che non può essere criticata e condannata da coloro che oggi approfittano del glorioso passato del vecchio e del nuovo associazionismo nel Cantone.

Cosa è l’associazionismo: interpretarlo e migliorarlo
“Associazionismo” [as-so-cia-zio-nì-smo] s.m.
Come viene definito questo sostantivo nel dizionario italiano?
1 Tendenza sociale a radunarsi in movimenti
2 Insieme delle associazioni nate su un programma, un’ideologia comune.

Sulla base di questi concetti, colmi di valori rivolti al prossimo e di voglia di stare assieme e condividere idee comuni, l’associazionismo si caratterizza anche per un’altra sua peculiarità: la base volontaria, interpretata come sentimento di donare ad altri il proprio tempo e le proprie energie, chiamato comunamente volontariato.

Un’associazione si presenta come l’espressione di un progetto comune di persone che scelgono liberamente di mettersi in gioco per costruire insieme le risposte ai propri bisogni e a quelli della comunità di appartenenza, nei cui valori credono e si identificano.

Questa voglia di rendersi utili finisce per modellare un’articolazione sociale grazie alla quale singoli soggetti si fanno interpreti dei variegati bisogni di una società, e grazie alla quale, attraverso le varie associazioni, e l’associazionismo in generale, i bisogni socio-culturali diventano patrimonio e impegno per tutta una comunità.

Un tipo specifico di associazione di nuova generazione come la Società delle Associazioni Italiane di Ginevra (SAIG), che si propone di relazionarsi con le autorità locali per le specifiche azioni rivolte agli abitanti del Cantone di Ginevra, si allinea con le leggi locali di trasparenza delle attività realizzate, mediante la pubblicazione del cd. “Rapporto di attività”. Un documento che rende trasparente le iniziative intraprese e giustifica le motivazioni di una scelta piuttosto di un’altra, di modo che non vi possano essere (o limitare, in ogni caso), abusi e/o ineguaglianze ingiustificate.

L’associazionismo svolge un ruolo fondamentale all’interno di ogni società civile, in quanto permette la realizzazione di quella “sussidiarietà” necessaria, volta a colmare gli inevitabili vuoti istituzionali e amministrativi. Le istituzioni locali, dunque, si avvalgono della collaborazione delle associazioni dei cittadini per meglio raggiungere gli obiettivi di comune interesse richiesti.

L’associazionismo italiano nel mondo è ormai afflitto dal mancato cambio generazionale e decimato dalla recente pandemia; altre associazioni con scopi diversi prendono forma e fanno fatica a partire con lo stesso entusiasmo. Questo però non può giustificare che l’associazionismo venga tormentato anche da qualche falso intellettuale che si innalza a giudice, che non solo sentenzia ma condanna, magari con un passato di presenza insignificante.  

Ormai è noto a tutti che l’essere umano si facilita il giudizio negativo verso altri quando nutre invidia, odio, gelosie ecc. La buona critica è stata la maestra dell’evoluzione positiva di una società. Però, quando le critiche sono rivolte all’associazionismo e al volontariato che esso esprime, non è corretto! Ed è ancor meno accettabile quando si richiamano gli organi istituzionali a vagliarne la regolarità. Tra noi italiani, non siamo più fratelli di Patria o non lo siamo mai stati?

E fu così che la mente cancellò gli obbrobri del proprio passato, accusando il presente come un giudice senza volto.