“Europa Controvento: Road to Lampedusa” è questo il progetto nato dall’iniziativa di sei giovani italiani residenti in Lussemburgo in seguito a un incontro avuto con Pietro Bartolo, il medico responsabile delle prime visite ai migranti e ora europarlamentare del partito democratico.
Bruno, Daniele, Filippo, Luca, Marco e Onofrio, tre campani, un pugliese, un laziale e un umbro, tutti dai ventisette ai quarant’anni impiegati nel settore economico-finanziario e con esperienze nel mondo del volontariato.
Oggi sono partiti da Schengen per raggiungere il 17 settembre Lampedusa. Dalla porta dell’Europa del Nord, alla porta dell’Europa del sud.
I motivi di questo viaggio? Per scuotere le coscienze. “E’ tempo per l’Europa di risalire controvento e di navigare in direzione ostinata e contraria ai nazionalismi e alla retorica infarcita di orgoglio nazionale. Il vento forte del populismo, del razzismo, dell’intolleranza di chi strumentalizza la paura della pandemia per incolpare i migranti può essere governato e trasformato in impulso ad agire, per cui l’ostacolo che sbarrava il cammino aiuta a percorrerlo”. E’ il loro manifesto.
Faranno tappa a Milano, a Modena, ad Assisi il 13 settembre, dove incontreranno il sindaco della città e il vescovo della Diocesi di Assisi. Poi proseguiranno per Roma, Napoli, Riace per incontrare Mimmo Lucano, e infine a Lampedusa.