In Italia il Parlamento nei giorni scorsi ha prorogato fino al 31 luglio le misure di restrizione, compresi quelli che riguardano il lavoro a distanza. Si prosegue sulla linea del distanziamento sociale e dell’obbligo di utilizzo della mascherina, nei luoghi chiusi compresi i mezzi pubblici e in tutte le circostanze che non consentono la distanza.
Quindi continueranno ad indossare il dispositivo camerieri, ristoratori, impiegati allo sportello degli uffici, e in generale tutti i lavoratori. Discoteche, fiere e congressi resteranno chiusi, Vietati gli assembramenti. Sanzione penale per chi viola la quarantena obbligatoria.
Sono consentiti liberamente gli spostamenti da e per Stati membri dell’Unione Europea, gli Stati che fanno parte dell’accordo di Schengen (Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera) e Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del nord Andorra, Principato di Monaco, Repubblica di San Marino e Stato della Città del Vaticano.
Fino al 31 luglio è vietato l’ingresso in Italia alle persone che, nei 14 giorni antecedenti, hanno soggiornato o sono transitate per uno dei seguenti Paesi: Armenia, Bahrein, Bangladesh, Brasile, Bosnia Erzegovina, Cile, Kosovo, Kuwait, Macedonia del nord, Moldova, Montenegro, Oman, Panama, Perù, Repubblica dominicana e Serbia.
E chi si reca all’estero può consultare il sito dell’Enit, Agenzia italiana del turismo, che pubblica un report su tutti i paesi del Mondo.