Vacanza al mare in serre? No grazie!

spiaggiaSui social virale la foto della spiaggia con ombrelloni separati da plexiglass. Però il progetto non piace a balneatori, sindaci e turisti. In Italia task force regionali al lavoro per riaprire il turismo a giugno. Le soluzioni sono altre per mettere operatori e vacanzieri in sicurezza.

In Italia non si arrendono gli operatori turistici che si occupano di vacanze al mare. L’estate 2020 può ancora essere salvata. Lo pensano così nella costa romagnola allungando la stagione fino a novembre e a Bibione, in Veneto, diminuendo il numero degli ombrelloni: 7 mila invece di 21 mila.

E sono tutti concordi, dal nord al sud Italia, ad accelerare, ma non ricorrendo all’idea dei divisori in plexiglass tra gli ombrelloni: «E’ una bufala da incubo».

Per far ripartire il turismo estivo si stanno costituendo task force regionali per permettere agli operatori italiani di lavorare in piena sicurezza e di offrire un soggiorno sicuro.

Le reception dovranno essere dotati di disinfettanti, mascherine, pulizia costante e igienizzazione degli ambienti e il personale a contatto con il pubblico sarà dotato anche di parafiato e copertura per gli occhi, con misurazione delle temperature.

Igienizzazione degli stabilimenti balneari, dei lettini e dei camminamenti, delle piscine anche l’utilizzo di nebulizzatori meccanici e a mano. Saranno igienizzate le biciclette ogni volta che vengono riconsegnate.

Dal primo giugno in molti pronti ad accogliere i primi ospiti. Gli italiani hanno voglia di vacanze, di trascorrerle in sicurezza nel proprio paese. E gli Europei? Tutti in vacanza a casa loro? Lo vedremo a giugno.