In Italia non si arrendono gli operatori turistici che si occupano di vacanze al mare. L’estate 2020 può ancora essere salvata. Lo pensano così nella costa romagnola allungando la stagione fino a novembre e a Bibione, in Veneto, diminuendo il numero degli ombrelloni: 7 mila invece di 21 mila.
E sono tutti concordi, dal nord al sud Italia, ad accelerare, ma non ricorrendo all’idea dei divisori in plexiglass tra gli ombrelloni: «E’ una bufala da incubo».
Per far ripartire il turismo estivo si stanno costituendo task force regionali per permettere agli operatori italiani di lavorare in piena sicurezza e di offrire un soggiorno sicuro.
Le reception dovranno essere dotati di disinfettanti, mascherine, pulizia costante e igienizzazione degli ambienti e il personale a contatto con il pubblico sarà dotato anche di parafiato e copertura per gli occhi, con misurazione delle temperature.
Igienizzazione degli stabilimenti balneari, dei lettini e dei camminamenti, delle piscine anche l’utilizzo di nebulizzatori meccanici e a mano. Saranno igienizzate le biciclette ogni volta che vengono riconsegnate.
Dal primo giugno in molti pronti ad accogliere i primi ospiti. Gli italiani hanno voglia di vacanze, di trascorrerle in sicurezza nel proprio paese. E gli Europei? Tutti in vacanza a casa loro? Lo vedremo a giugno.