Unico, sonorità sudamericane di Fred De Palma

FreddePalmaFred De Palma racconta a Italoblogger.com la produzione dell’album «Unico». Le sonorità dell’America Latina. Fotocredits: Russeavx (Alessandro Russo) – photographer

S’intitola «Unico» il nuovo album di Fred De Palma, cantante torinese classe 1989. Il suo brano «Un altro ballo» inciso insieme alla superstar brasiliana Anitta è tra quelli più trasmessi dalle radio in questi ultimi tre mesi estivi.

Per realizzare questo album, Federico – questo il vero nome di Fred De Palma – ha voluto soggiornare proprio nei posti dove è nato il reggaeton insieme anche a Takagi & Ketra, che hanno diretto il disco musicalmente. «Unico» è formato da ben quattordici canzoni e otto collaborazioni con Gué Pequeno, Anitta e Samurai Jay, ma anche Boro Boro e altri.

Le sonorità dell’America Latina, in realtà, sono presenti in tutto l’album, e non soltanto nel singolo di maggiore successo «Un altro ballo». Per entrare al meglio nel clima, De Palma è stato un po’ di tempo in Colombia: “Prima a Miami”, precisa Fred nell’intervista a Italoblogger.com,: “Ho fatto Miami-Colombia-Milano chiuso dentro senza poter uscire per la pandemia. Avevo già un disco pronto ma era completamente diverso da «Unico». Meglio così. Del resto, scrivere a Milano un album reggaeton non mi sarebbe venuto benissimo”.

Risolutivo soprattutto l’incontro con i suoi produttori e direttori artistici Takagi & Ketra: “Loro sono stati tra i primi a credere nel reggaeton e soprattutto in me”, spiega Fred De Palma. “Mi hanno portato loro a Miami e in Colombia a farmi conoscere le persone con cui già lavoravano. Del resto, hanno prodotto dei pezzi mondiali di personaggi pazzeschi. Hanno improntato tutto sul reggaeton, senza alcuna paura”. Con Anitta, invece, era già in contatto almeno da un anno, vale a dire da quando i due hanno prodotto insieme il singolo «Paloma», tormentone dell’estate 2020.

Fred De Palma ha finalmente trovato il suo «mondo musicale»: Questo è il disco più coerente della mia carriera, racconta cosa voglio essere e comunicare. E’ il punto di partenza del mio nuovo viaggio e spero sia condiviso da altri artisti. Voglio mettere le basi per una scena reggaeton in Italia con la missione di farla crescere“.

Anche la scrittura è ricercata, precisa: “E’ volutamente scritto bene perché il reaggaeton ha bisogno di sostanza. L’ho scritto pensando di fare qualcosa di nuovo, di arrivare alla gente raccontando le mie esperienze“.

Nell’album c’è un brano («Pa’ la cultura»)….cosa si intende oggi per cultura, secondo Fred De Palma?
“La cultura è curiosità; di solito ascolti quello che ascoltano gli altri anche se non la capisci. Io cerco il gusto personale a prescindere da quello che pensano gli altri. Il reggaeton è strutturato per essere sempreverde, mentre in Italia è solo estivo. E’ il motivo per cui attraverso vari stati d‘animo e di sound, non voglio diventare una “hit mania dance”. Succede anche sui singoli perché quelli che hanno successo durano nel tempo. Questa musica ha il potere di trasformare in una festa qualunque luogo, cambia subito le vibes, ha sound che fa riflettere in base alle argomentazioni nel pezzo“.