Contadini, commercianti, addetti alla trasformazione e consumatori: nella sua strategia il Consiglio federale include tutti gli attori che influiscono sul sistema alimentare.
Sulla base degli articoli costituzionali concernenti l’agricoltura e la sicurezza alimentare, per l’orizzonte temporale 2050 il Consiglio federale persegue la visione: Sicurezza alimentare attraverso la sostenibilità dalla produzione al consumo.
Con la Proiezione 2050 il Governo la produzione interna riveste una posizione di rilievo. L’agricoltura nel 2050 continuerà a produrre oltre la metà delle derrate alimentari richieste. La produttività del lavoro aumenterà del 50 per cento rispetto al 2020 e le emissioni di gas serra generate dalla produzione si manterranno di almeno il 40 per cento al di sotto del livello del 1990.
Anche gli addetti alla trasformazione e i consumatori devono comunque fare la loro parte. Le perdite alimentari lungo l’intera catena del valore dovranno essere ridotte di tre quarti rispetto a oggi e le emissioni di gas serra pro capite generate dal consumo di generi alimentari dovranno essere abbattute di due terzi.
Questa strategia andrà attuata in tre fasi. La prima, già decisa dal Consiglio federale nel quadro dell’iniziativa parlamentare «Ridurre il rischio associato all’utilizzo di pesticidi», permetterà di ridurre ulteriormente l’impronta ecologica essendo stati definiti obiettivi ambiziosi per il settore. In una seconda fase l’implementazione di determinati elementi non ancora attuati della Politica agricola 2022+ apporterà miglioramenti mirati alle condizioni quadro economico-sociali per l’agricoltura.
In una terza fase, dopo un’analisi negli anni 2025/26, si proseguirà il processo di riforma focalizzandosi in misura maggiore sull’intero sistema alimentare.