L’evento è stato un’occasione preziosa per riflettere su tematiche di grande rilevanza sociale e per apprezzare il talento di una delle attrici più autentiche del teatro italiano a Ginevra.
Lo spettacolo, un monologo intenso di 90 minuti, ha affrontato il delicato e purtroppo sempre attuale tema del femminicidio. Attraverso un’interpretazione toccante, dove Francesca Bruni ha saputo coinvolgere il pubblico e portarlo a confrontarsi con una realtà drammatica e complessa.
Con grande maestria, l’attrice ha intrecciato momenti di introspezione e denuncia, alternando fasi di dialogo diretto con il pubblico e monologhi emozionanti. Ogni parola, ogni gesto di Francesca Bruni ha trasmesso emozioni, che il pubblico presente in sala ha accolto con profondo rispetto e commozione.
“Il mostro dagli occhi verdi” – scritto e interpretato dalla stessa Bruni, di cui è anche la regista – è un’opera che testimonia la sua grande sensibilità artistica e il suo impegno nel trattare tematiche di forte impatto sociale. Attraverso il suo sguardo profondo e diretto, Francesca ha saputo catturare e mantenere l’attenzione del pubblico, invitandolo a riflettere e a empatizzare con le storie narrate.
L’attrice è riuscita a esprimere l’angoscia e la lotta di molte donne vittime di violenza, dimostrando ancora una volta la sua abilità nell’interpretare ruoli complessi e tragici.
La serata si è aperta con l’intervento di Simone Buffa, Vicepresidente dell’Associazione Pont d’Art e dedito al suono e alle luci dello spettacolo, che ha introdotto il tema dell’evento e presentato i protagonisti della serata. Buffa ha poi invitato sul palco il Coordinatore della SAIG, Carmelo Vaccaro, che ha portato i saluti dell’associazione, sottolineando l’importanza di iniziative culturali come questa per sensibilizzare il pubblico su temi così rilevanti.
Successivamente, è intervenuta la Dott.ssa Raffaella Benussi, rappresentante del Consolato Generale d’Italia, che ha espresso il suo apprezzamento per l’attrice nota dal pubblico italiano a Ginevra. Nel suo discorso, ha sottolineato come eventi di questo tipo contribuiscano a mantenere viva la cultura italiana all’estero.
Infine, Dario Natale, Vicepresidente del Comites di Ginevra, ha preso la parola per ribadire il sostegno del Comites a eventi che danno voce a questioni tanto importanti, auspicando che il messaggio dello spettacolo possa raggiungere un pubblico sempre più vasto.
Nella trama, l’autrice evidenzia quattro donne che si ritrovano, come ogni settimana, in una seduta di terapia, rivelando i loro ricordi e le loro verità sull’amore. Sebbene provengano da mondi diversi, attraverso racconti comici e momenti onirici, scoprono di essere unite da un filo invisibile: il “mostro dagli occhi verdi” – la gelosia e la violenza che ha segnato le loro vite.
In questa piece, l’attrice interpreta otto personaggi, con cinque sedie disposte in cerchio per richiamare una seduta di terapia. La scenografia semplice permette di dare spazio a storie intense, che si svelano tra ricordi e verità, mentre le protagoniste cercano risposte. Ciascuna di loro è caratterizzata da un oggetto, una parola e una musica, per creare subito un legame col pubblico. Le donne, diverse per età e dialetto, si alternano tra momenti comici e riflessioni profonde.
Tra loro, la giovane Sara, rappresentata da una sedia bianca in mezzo a quelle nere, non trova il coraggio di parlare fino alla fine. La narrazione esplora il “mostro dagli occhi verdi” – la gelosia, l’amore, i rapporti di coppia e la violenza – toccando esperienze universali. È una storia di coraggio e forza, quella forza che permette alle donne di continuare, anche nelle difficoltà.
La rappresentazione di Francesca Bruni ha lasciato un segno indelebile nel cuore degli spettatori, che hanno risposto con un lungo applauso.
Il suo spettacolo non è solo un’opera teatrale, ma un atto di coraggio e di denuncia, un invito alla riflessione e alla consapevolezza. Attraverso il suo talento e la sua dedizione, Francesca Bruni ha saputo trasformare il palcoscenico in uno spazio di ascolto e condivisione, ricordando a tutti noi l’importanza di combattere contro ogni forma di violenza.