Per la prima volta nella storia svizzera un “Secondos” di origine italiana nato a Berna nel 1965 domani sarà nominato nel Consiglio di Amministrazione delle Poste dall’Assemblea generale del Gigante giallo. Stiamo parlando di Corrado Pardini, un doppio cittadino che ha fatto carriera nel Sindacato Unia ed è stato parlamentare del Partito socialista svizzero dal 2011 al 2019.
La sua proposta ha scatenato polemiche in Ticino. Pardini, pur essendo di lingua italiana, non rappresenterebbe la Svizzera italiana. In Svizzera vige il principio della rappresentanza equilibrata delle lingue e dei generi nel più alto organo di gestione delle società e delle istituzioni affiliate alla Confederazione come Posta, FFS, Suva, ETH Board e SRG.
Per l’italiano si applica un valore indicativo dell’8,4 per cento (tedesco: 65,5 per cento, francese: 22,8 per cento, romancio: 0,6 per cento). Ciò corrisponde ai risultati del censimento del 2010. Il fattore decisivo appartiene a una comunità linguistica.
Ma la ministra Simonetta Sommaruga ha respinto le obiezioni affermando che non è questione di lingua e di territori: “I sindacati hanno diritto ad avere due seggi nel Cda della Posta, e Corrado Pardini è per uno di questi”.
Il Consiglio federale non può opporsi a una proposta dei sindacati, ad eccezione di casi comprovati di procedimenti penali o di conflitti di interesse: Corrado Pardini è una personalità capace e adatta.
I nostri auguri a Corrado Pardini: Buon lavoro!