L’iniziativa, ideata e curata da Yanick Guylene, artista e animatore culturale, in collaborazione con Francesca Beninato, rappresentante degli expat italiani nel mondo, si è trasformata in un autentico momento di condivisione e riflessione collettiva sul senso dell’identità italiana oltreconfine.
L’incontro, ospitato in un contesto naturale suggestivo come una spiaggia mauriziana al tramonto, ha avuto al centro la poesia come strumento di espressione dell’esperienza migratoria, ponte tra passato e presente, tra origini e nuove radici. Non si è trattato soltanto di una presentazione letteraria, ma di un’occasione preziosa per rinsaldare legami comunitari e valorizzare la cultura italiana attraverso le storie, le parole e le emozioni dei suoi protagonisti.
A dare il benvenuto ai presenti è stato Yanick Guylene, che ha interpretato due brani musicali in lingua creola, espressione autentica della cultura mauriziana. Il momento musicale ha creato un’atmosfera accogliente, simbolo dell’incontro tra due mondi: quello dell’Italia che vive all’estero e quello della terra che la ospita.
Subito dopo, Carmelo Vaccaro ha preso la parola, coinvolgendo i presenti in un racconto intenso e personale. Ha narrato i suoi inizi da emigrato, le sfide affrontate e la nascita del suo percorso poetico. Vaccaro ha presentato due delle sue opere principali, le sillogi Pensieri diVersi e Pensieri d’Amicizia, opere che raccolgono riflessioni intime e universali, sull’amicizia, sull’amore per le radici e sul senso di appartenenza. Ogni poesia è diventata pretesto per una conversazione più ampia sul valore della cultura italiana nel mondo.
Nel corso della serata, Vaccaro ha saputo alternare il ruolo di poeta a quello di Consigliere CGIE, spiegando con chiarezza e passione il funzionamento degli organismi di rappresentanza degli italiani all’estero: i Com.It.Es. (Comitati degli Italiani all’Estero) e lo stesso CGIE. La discussione ha evidenziato una diffusa disinformazione in merito: molti dei presenti, infatti, non conoscevano né le funzioni né l’esistenza di tali organismi, il che ha reso l’intervento ancora più prezioso.
Il dialogo che ne è scaturito ha avuto un forte valore civico e identitario. Oltre a rispondere alle numerose domande sul ruolo e l’efficacia delle istituzioni italiane all’estero, Vaccaro ha stimolato un dibattito sull’importanza di costruire reti di collaborazione tra connazionali. È emersa, in particolare, la volontà condivisa di costituire un’associazione italiana a Mauritius, con l’obiettivo di aggregare i circa 630 italiani residenti sull’isola, molti dei quali attivi nel settore imprenditoriale e turistico.
La parte conclusiva dell’evento ha avuto un tono festoso e conviviale: a ciascun partecipante sono state donate copie delle due raccolte poetiche dell’autore. A seguire, un aperitivo-cena a base di specialità e vini italiani ha reso l’esperienza ancora più immersiva, confermando quanto la cultura del cibo sia un altro elemento fondamentale dell’identità italiana.
La serata si è chiusa con un’esibizione di danze séga, tipiche della tradizione mauriziana, eseguite da Yanick Guylene insieme a un gruppo di amici e musicisti. Canti in lingua creola, percussioni coinvolgenti e ritmo crescente hanno celebrato la bellezza della contaminazione culturale, suggellando simbolicamente l’incontro tra due popoli.
Il tramonto mozzafiato, il suono del mare e le parole condivise hanno reso questo appuntamento un’esperienza carica di significato: un’occasione in cui cultura, arte e rappresentanza istituzionale si sono intrecciate, riaffermando l’importanza di preservare e promuovere la cultura italiana ovunque nel mondo. Un vero esempio di diplomazia culturale e di comunità attiva, che guarda al futuro con consapevolezza e orgoglio delle proprie radici.