Il terremoto nel sistema bancario elvetico è durato poco. Dopo il primo tentativo di salvataggio del Credito Svizzero da parte della Banca nazionale svizzera, è intervenuta l’altro colosso finanziario elvetico: UBS.
Con 3 miliardi di franchi l’Unione di Banche Svizzere ha acquistato il Credito Svizzero. E’ una sorta di matrimonio di interesse che per molti esperti elvetici “si tratta di un’operazione che fa della Svizzera un centro finanziario globale e riporta stabilità e fiducia nell’economia svizzera”.
Quali saranno le conseguenze per i dipendenti e per gli azionisti? Si prevede un taglio occupazionale di 10 mila posti di lavoro. Per quanto riguarda gli azionisti, probabilmente le loro azioni CS in futuro saranno convertite in azioni UBS. Però tempi e valore sono da definire.
Per l’UBS è un’operazione che rafforza le sue posizioni nel mondo. In un comunicato l’amministratore delegato di UBS, Ralph Hamers, ha dichiarato: “L’unione di UBS e Credit Suisse rafforzerà i punti di forza di UBS e migliorerà ulteriormente la nostra capacità di servire i nostri clienti a livello globale e rafforzerà le nostre migliori capacità. La combinazione supporta le nostre ambizioni di crescita nelle Americhe e in Asia, aggiungendo allo stesso tempo scala alla nostra attività in Europa, e non vediamo l’ora di accogliere i nostri nuovi clienti e colleghi in tutto il mondo nelle prossime settimane”.