Improvvisamente alla ribalta della cronaca politica italiana è salita una trentacinquenne “figlia adottiva dell’Emilia Romagna”. È Elly Schlein: look semplice e senza trucco, capelli lisci che cadono leggermente sulle spalle, bel sorriso contagioso accompagnato dal parlar chiaro.
Ha attirato l’attenzione della stampa italiana e internazionale per la sua campagna contro il leader della Lega Matteo Salvini e per essere stata eletta nel Consiglio regionale dell’Emilia Romagna con il più alto numero di preferenze (22.098) nella lista Emilia-Romagna Coraggiosa in appoggio al presidente Stefano Bonaccini.
Il quotidiano spagnolo El Pais l’ha definita “la nueva estrella de la izquierda italiana” (La nuova stella della sinistra italiana). Per il settimanale italiano L’Espresso Elly rappresenta la sinistra “ecologista, femminista e progressista”. Per la stampa svizzera è “la ticinese”.
Sì, infatti, Elena Ethel Schlein detta Elly, è nata a Lugano, di madre italiana e padre americano. Dopo aver frequentato le scuole in Ticino ha deciso di trasferirsi a Bologna per studiare giurisprudenza.
Prima di candidarsi in solitaria in Emilia Romagna è stata cinque anni europarlamentare. A Strasburgo e Bruxelles si occupava di immigrazione, di lotta all’evasione ed elusione fiscale delle multinazionali, e di lotta alla corruzione e alle mafie a livello europeo, ed era responsabile della riforma di Dublino per il gruppo Socialista&Democratico.
Quindi, la politica la mastica e bene. Alla competenza aggiunge il taglio movimentista della sua azione politica che la rende unica e internazionale. La sua pagina facebook conta oltre centomila followers. Il post con il quale ha annunciato la sua elezione e ringraziato elettori ed elettrici ha totalizzato 36. 500 like.
Nessuno può sapere se resisterà sulla scena della politica nazionale. Un rischio lo corre: farsi logorare nel tritatutto dei talk-show apparendo insieme agli altri e come gli altri politici.
In bocca al lupo, Elly!