Il brano racconta un rapporto tormentato, in cui per sentirsi corrisposti ci si fa la guerra, portando l’altro al limite della sopportazione. Un testo che ci racconta, quindi, di “Tutte quelle volte” in cui è stato necessario distruggere per ricreare un amore, un rapporto, o più semplicemente se stessi.
Ce ne parla lo stesso Daniele…
Un nuovo singolo, “Tutte quelle volte”, come nasce l’idea?
Nasce in una notte insonne dopo una lite di coppia, in cui sentivo di non essere compreso. Incomprensione che, nel tempo, ha causato uno scontro continuo in cui ci si faceva del male a vicenda. Il tutto mi ha messo davanti ad una parte di me più “oscura”, che spesso purtroppo emerge.
Lo stesso video vuole rappresentare questo dualismo attraverso la ricerca, da parte del protagonista, di un qualcosa che poi si svela essere se stesso, o meglio, l’altra parte di sé. Il tutto si svolge in un contesto più leggero, durante una festa. Abbiamo avuto la fortuna di disporre di una location molto suggestiva, una villa dei primi del ‘900 costruita dall’architetto Piacentini. Girare il video è stata un’esperienza molto divertente, anche perché sono state coinvolte diverse persone, in qualità di comparse, con le quali si è venuto a creare un vero clima di festa.
Tu sei già noto al vasto pubblico per diverse partecipazioni televisive importanti, raccontaci il tuo percorso artistico…
Il mio percorso artistico inizia tanti anni fa, con le classiche serate di pianobar e concorsi canori, poi con la partecipazione ad alcuni format televisivi (“Uno mattina”, “I Raccomandati”, “The voice”). Successivamente, alcuni motivi personali mi hanno portato ad allontanarmi dalla musica, finché, circa tre anni fa, ho trovato il coraggio di rimettermi in gioco. Una ripartenza che è frutto della collaborazione con Pietro Cunsolo e Ilario Sergi. Ci siamo incontrati artisticamente durante il primo lockdown quando, liberi da impegni lavorativi, abbiamo iniziato, quasi per gioco, a divertirci con la musica. Da lì, la nascita del mio nuovo progetto, grazie al quale, come primo traguardo, ho partecipato al Premio Mia Martini 2021, vincendo il premio della critica con il mio inedito “Scabrosa Atipìa”. A questo ha fatto la seguito la pubblicazioni dei mie primi due singoli, “Dentro l’eco” e “Sabbia e Petrolio”.
Cosa stai pianificando per il futuro dal punto di vista professionale?
Si sta concretizzando l’idea di realizzare un album con alcuni dei brani già pubblicati ed altri che sono in fase di lavorazione. Intanto continuiamo a promuovere questo e i nuovi singoli, partecipando anche a concorsi e contest; naturalmente non mancheranno gli appuntamenti live…