Entro il 27 luglio il Viminale (Ministero dell’Interno) deve inviare alla Farnesina (Ministero degli Affari Esteri) gli elenchi degli elettori all’estero. Opzione di voto entro il 30 luglio per i cittadini Aire. Entro il 25 agosto opzione di voto per i temporaneamente all’estero.
Entro il 22 agosto le liste dei candidati e delle candidate in corsa per le elezioni devono essere sottoscritte da 500 elettori residenti nella stessa ripartizione. Entro l’8 settembre i consolati devono inviare i plichi elettorali ai votanti. Gli elettori dovranno rinviare i plichi entro il 22 settembre.
Lo scrutinio inizierà lunedì 26 settembre, contemporaneamente con quello dei voti nazionali. Al termine delle operazioni, gli uffici decentrati invieranno i verbali dei seggi all’ufficio centrale (quello di Roma) che procederà all’assegnazione dei seggi (art.15).
Come previsto dal decreto del 4 maggio n.41, i voti dell’Europa – la ripartizione con il maggior numero di elettori – saranno scrutinati a Milano, Firenze e Bologna; quelli del Sud America rimarranno a Roma; mentre quelli di Nord America e Africa-Asia-Oceania-Antartide saranno inviati a Napoli.
Il prossimo Parlamento sarà composto da 600 parlamentari: 400 deputati e 200 senatori. Tra loro anche 12 eletti all’estero: 8 alla Camera e 4 in Senato.