La velocità alla quale circolano auto e moto è un fattore importante per la sicurezza nel traffico stradale. Finora la Svizzera non disponeva di dati affidabili. L’UPI (Ufficio prevenzione infortuni) ha quindi avviato uno studio pilota su vasta scala valutando i dati di oltre 16 milioni di veicoli raccolti su 211 tratti stradali.
Dai risultati è emerso che fuori dall’abitato una netta maggioranza dei conducenti rispetta i limiti, mentre si supera più spesso i limiti di velocità sulle autostrade e nell’abitato.
I rilevamenti hanno evidenziato che negli abitati dove vige il limite di 50 km/h e sulle autostrade dove il limite è di 120 km/h un veicolo su tre circola troppo in fretta a velocità troppo elevate. Fuori dall’abitato è invece solo un veicolo su sei a infrangere il limite vigente di 80 km/h.
Se tutti i conducenti di automobili, furgoni e motociclette rispettassero rigorosamente i limiti di velocità, ogni anno si potrebbero evitare oltre 20 decessi e 300 ferimenti gravi. Questa è la conclusione alla quale è giunto l’UPI in base ai dati disponibili.
I conducenti devono rendersi conto che i limiti di velocità sono giustificati e studiati accuratamente, anche se su alcuni tratti è difficile capirne immediatamente lo scopo.
Anche i controlli di polizia finalizzati alla prevenzione possono incrementare la sicurezza, inducendo ad esempio i conducenti di veicoli a motore a rispettare i limiti e adeguare la velocità alla situazione.