Oramai possiamo parlare di crisi, crisi profonda. Sia management che reparto tecnico non danno segni di nessuna riscossa, Il team appare rassegnato in attesa di chissà che cosa. E dopo un finale del 2019 deludente, è arrivato un disastroso inizio del 2020.
Nessuno si aspettava un miracolo delle Ferrari oggi, dopo le deludenti prove di ieri. Però un sussulto sì. Invece niente. All’Hungaroring, su un pista bagnata si è disputato il terzo appuntamento del Mondiale di F1 2020 del Gran Premio d’Ungheria. Partenza con Hamilton al comando, al secondo posto Verstappen e poi Bottas.
E le Ferrari hanno deluso anche oggi. Leclerc all’undicesimo posto, doppiato da Hamilton e in lotta con Sainz della McLaren. E pur se Vettel ha lottato per il sesto posto, ha dovuto subire anche l’umiliazione del doppiaggio da parte di Hamilton.
Alla fine Lewis Hamilton ha vinto anche in Ungheria. Insieme a lui sul podio Verstappen e Bottas.
Ora tutti si attendono l’intervento drastico di John Elkann e Louis Camilleri, rispettivamente Presidente e Amministratore delegato della Ferrari. Occorre cambiare. Il doppiaggio delle Ferrari è il segno del declino.