Tre storie di Natale a lieto fine!

natale_diversoGrinch che somiglia a un gatto; Scrooge il burbero spilorcio e curvo; George Bailey è un uomo disperato. Tutti e tre alla fine presi dallo spirito della festa del Natale.

Tre storie di Natale a lieto fine. La prima è quella del Grinch. Il Grinch è un essere tutto pelo che somiglia a un gatto, l’unica differenza che passa tra il Grinch e un gatto è che il Grinch è verde, o almeno lo è negli adattamenti a colori. Il Grinch, che ha i tratti del furbastro mascalzone, appartiene a quei personaggi della letteratura che odiano il Natale: la bontà li mette a disagio. Scavando a fondo, se ne comprende il motivo: si portano dentro una grande sofferenza.

Il Grinch è, quindi, una sorta di Scrooge, il burbero spilorcio e curvo (sempre seduto a contare denaro) creato da Charles Dickens nell’Ottocento e protagonista della novella “A Christmas Carol”. “Bah! Sciocchezze!”, risponde seccato Scrooge quando qualcuno gli augura buon Natale.

Il «papà» del Grinch, invece, è lo scrittore e fumettista americano Dr. Seuss, pseudonimo di Theodor Seuss Geisel, che pubblicò il racconto per bambini “How the Grinch Stole Christmas!” nel 1957, una storia in versi e in rima, illustrata da lui stesso. Il libro ebbe un enorme successo, e vari adattamenti al cinema. L’ultimo è del 2018: il film d’animazione “The Grinch”.

Cosa fa il Grinch, gattone irriverente e dispettoso? Architetta un perfido piano per eliminare il Natale dal suo villaggio; vestito da Santa Claus e a bordo di una slitta, con l’aiuto del suo fido cane Max, si introduce nelle case e smantella sghignazzando alberi, calze, luci e addobbi.

Sia il Grinch sia Scrooge, però, si convertono ad un certo momento allo spirito della festa, cenando allegramente con amici e parenti, fra abbracci e tavole apparecchiate in gran pompa. Anche dell’opera di Dickens esistono vari adattamenti cinematografici, uno è quello del 2009 firmato da Robert Zemeckis, con protagonista Jim Carrey.

Ma tra i film del Natale, impossibile non ricordare “It’s a Wonderful Life” (1946), il capolavoro di Frank Capra, con James Stewart: la storia di George Bailey, un uomo disperato, che viene salvato da un angelo custode mandato da Dio.

[one-third-first][/one-third-first]
[one-third][/one-third]
[one-third][/one-third]