Fu il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi nei suoi tre governi ad istituire il Ministero per gli Italiani nel Mondo. Nel 1994 fu nominato ministro il diplomatico Sergio Berlinguer, nel 2001 e nel 2005 Mirko Tremaglia.
In campagna elettorale il Cavaliere si è occupato nuovamente del tema il 2 agosto: «Con noi tornerà il Ministero per gli Italiani nel mondo. L’Italia è stata troppo spesso una madre distratta».
Sarà davvero istituito nuovamente e chi sarà? Queste sono le domande che tutti coloro che si occupano di italiani all’estero si stanno ponendo.
Le trattative per la formazione del governo che sarà guidato dal leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni – il partito uscito vincente dalle elezioni del 25 settembre – sono febbrili e faticose. Le difficoltà sono emerse nell’elezione per il presidente del Senato. L’esponente di Fratelli d’Italia Ignazio La Russa è stato eletto senza i voti di Forza Italia.
Nominare il ministro per gli Italiani nel Mondo rientra nella partita per l’assegnazione delle poltrone ministeriali. Il centrodestra giocherà questa carta anche per riequilibrare il risultato negativo ottenuto all’estero: 2 parlamentari su 12 (Simone Billi in Europa per la Lega e Andrea Di Giuseppe in Nord America per Forza Italia).
La Lega non è mai stata molto interessata a questa carica e quasi sicuramente il Ministero degli Esteri andrà a Forza Italia. Quindi potrebbe essere assegnato a Fratelli d’Italia.
